L'Autore
Vita Sackville-West è stata una scrittrice, giornalista, poetessa e botanica inglese (Knole, Kent, 9 marzo 1892 – Sissinghurst Castle, Kent, 2 giugno 1962).
Nata da una famiglia aristocratica, discendente dal drammaturgo elisabettiano Thomas Sackville, ricevette un’educazione raffinata e mondana. Nel 1913, a ventun anni, sposò Harold Nicolson, diplomatico, giornalista e membro del Parlamento inglese.
Dotata di un senso acuto di humor e di eccezionali qualità descrittive, che le permettono una riproduzione dei caratteri e degli ambienti garbata ed elegantemente satirica, fu una delle scrittrici più significative del periodo tra le due guerre.
Nel 1927 ricevette il premio Hawthornden per il poema The Land, di vaga ispirazione georgica, e la passione per la campagna, i fiori e i giardini pervade gran parte della sua opera.
Particolare importanza hanno i due romanzi The Edwardians (1930), una satira acuta e brillante dell’alta società al tempo di Edoardo VII e All Passion Spent (1931), uno studio profondo e sagace dell’animo umano.
Vita Sackville-West fu uno dei personaggi più trasgressivi e passionali del secolo scorso. Oltre al bizzarro matrimonio con Harold Nicolson (entrambi attratti da persone dello stesso sesso, si concessero a vicenda ampie libertà, pur mantenendo un forte legame familiare), ebbe un’amicizia intima con Virginia Woolf e un legame passionale con Violet Trefusis.
«Vita era sempre innamorata. Che io sappia, non vi fu mai un momento, in vita sua, che non spasimasse per qualcuno, che non stesse in smaniosa attesa dell’unica persona che, in quel periodo, poteva placare la sua smania». Così la descrive suo figlio, Nigel Nicolson, in Ritratto di un matrimonio.
Una vita eterodossa, spesso divertente: due figli, romantiche vacanze, travestimenti, gelosie, ricatti, snervanti passioni e avvenimenti al limite della pochade, come la fuga in Francia con Violet, inseguite dai rispettivi mariti su un piccolo aeroplano.
Virginia Woolf, che Vita conobbe nel 1922, la fece entrare in un gruppo artistico-letterario nato nel 1905 a Londra, il Bloomsbury. I membri del gruppo, che si riunivano in case private nel quartiere da cui prese il nome, erano attivi in diversi campi dell’arte, della critica artistica e dell’insegnamento, e i loro incontri durarono fino alla Seconda guerra mondiale. Virginia Woolf le dedicò l’opera Orlando (1928), trasfigurazione letteraria del loro amore, che finì pochi mesi dopo la sua pubblicazione.
Un altro aspetto importante della scrittrice è legato alla sua passione per il giardinaggio, di cui è stata una grandissima esperta. Per quattordici anni, dal 1947 al 1961, tenne una rubrica settimanale sull’Observer, In your Garden, raccolta e pubblicata in Italia con il titolo Il libro illustrato del giardino.
«Non voglio vantarmi in anticipo del mio giardino bianco e grigio. Potrebbe rivelarsi un terribile fallimento. Tuttavia, non posso astenermi dallo sperare che il grande spettrale barbagianni l’estate prossima volerà silenzioso sopra un giardino tutto chiaro, nella luce del crepuscolo; il giardino chiaro che ora sto piantando, sotto i primi fiocchi di neve».
In un appezzamento del giardino di Sissinghurst Castle, nel Kent, luogo acquistato da Vita e dal marito nel 1930, furono piantate rose Iceberg e Chrysantemum foeniculaceum, per far crescere un giardino bianco “virginale, selvaggio, patrizio”, che ancora oggi si può ammirare in tutto il suo splendore.