L'Autore
Vita Sackville-West è stata una scrittrice, giornalista, poetessa e botanica inglese (Knole, Kent, 9 marzo 1892 – Sissinghurst Castle, Kent, 2 giugno 1962).
Nata da una famiglia aristocratica, discendente dal drammaturgo elisabettiano Thomas Sackville, riceve un’educazione raffinata e mondana. Nel 1913, a ventun anni, sposa Harold Nicolson, diplomatico, giornalista e membro del Parlamento inglese.
Dotata di un senso acuto di humor e di eccezionali qualità descrittive che le permettono una riproduzione dei caratteri e degli ambienti garbata ed elegantemente satirica, è stata una delle scrittrici più significative del periodo tra le due guerre.
“Challenge” (“Sfida”), viene pubblicato nel 1923 in America e solo nel 1974 nel Regno Unito, poiché la scrittrice stessa ne blocca all’ultimo momento la pubblicazione, temendo lo scoppio di uno scandalo tra parenti e amici. Infatti, la storia d’amore tra i due giovani protagonisti, Julian ed Eve, ricalca con appassionata veridicità la travolgente passione che coinvolse Vita e l’amica d’infanzia Violet Keppel.
Nel 1927 riceve il premio Hawthornden per il poema “The Land”, liberamente ispirato alle “Georgiche” di Virgilio, e la sua passione per la campagna, i fiori e i giardini si trova in gran parte della sua opera. Particolare importanza hanno i due romanzi “The Edwardians” (1930), una satira acuta e brillante dell’alta società al tempo di Edoardo VII e “All Passion Spent” (1931), uno studio profondo e sagace dell’animo umano.
Nel 1947 esce “Devil at Westease” (“Il diavolo a Westease”, Nilalienum edizioni, 2020), un raffinato thriller ambientato in un villaggio della campagna inglese alla fine della Seconda guerra mondiale.
Vita è stata una delle figure più trasgressive e passionali del secolo scorso. Oltre al bizzarro matrimonio con Harold Nicolson (entrambi attratti da persone dello stesso sesso, si concessero a vicenda ampie libertà, pur mantenendo un forte legame familiare), ebbe un’amicizia intima con Virginia Woolf e un legame passionale con Violet Trefusis.
«Vita era sempre innamorata. Che io sappia, non vi fu mai un momento, in vita sua, che non spasimasse per qualcuno, che non stesse in smaniosa attesa dell’unica persona che, in quel periodo, potesse placare la sua smania». Così la descrive suo figlio, Nigel Nicolson, in “Ritratto di un matrimonio”.
Una vita eterodossa e spesso divertente: due figli, romantiche vacanze, travestimenti, gelosie, ricatti, snervanti passioni e avvenimenti al limite della pochade, come la fuga in Francia con Violet, inseguite dai rispettivi mariti su un piccolo aeroplano.
Virginia Woolf, che Vita conosce nel 1922, la introduce in un gruppo artistico-letterario nato nel 1905 a Londra, il Bloomsbury. I membri del gruppo, che si riuniscono in case private nel quartiere da cui prende il nome, sono attivi in diversi campi dell’arte, della critica artistica e dell’insegnamento, e i loro incontri si protraggono fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Virginia Woolf, inoltre, le dedica l’opera “Orlando” (1928), trasfigurazione letteraria del loro amore, che finisce pochi mesi dopo la sua pubblicazione.
Un altro aspetto importante della scrittrice è legato alla sua passione per il giardinaggio, di cui è stata una grandissima esperta. Per quattordici anni, dal 1947 al 1961, tiene una rubrica settimanale sull’“Observer”, raccolta e pubblicata in Italia con il titolo “Il libro illustrato del giardino”.
«Non voglio vantarmi in anticipo del mio giardino bianco e grigio. Potrebbe rivelarsi un terribile fallimento. Tuttavia, non posso astenermi dallo sperare che il grande spettrale barbagianni l’estate prossima volerà silenzioso sopra un giardino tutto chiaro, nella luce del crepuscolo; il giardino chiaro che ora sto piantando, sotto i primi fiocchi di neve».
In un appezzamento del giardino di Sissinghurst Castle, nel Kent, luogo acquistato da Vita e dal marito nel 1930, furono piantate rose Iceberg e Chrysantemum foeniculaceum, per far crescere un giardino bianco “virginale, selvaggio, patrizio”, che ancora oggi si può ammirare in tutto il suo splendore.