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Movimento religioso e politico sorto a Milano nella seconda metà
dell’11° sec.; trasse origine dal fermento di parte del clero e del
popolo di Milano contro la simonia e il concubinato ecclesiastico
che, nel contesto della situazione politico-sociale della cosiddetta
Chiesa feudale, erano largamente diffusi; le caratteristiche della
p. ne fecero anche, attraverso il vivace contrasto delle fazioni
cittadine, un moto di affrancamento delle classi inferiori dai
vincoli feudali.
Al moto patarinico di Milano è collegata (anche se il nome di p.
vero e proprio non vi compare), per i motivi che la ispirarono e per
i personaggi che vi intervennero, anche l’insurrezione di Firenze
(1062) contro il vescovo Pietro Mezzabarba.
Dizionario di storia
Movimento religioso e politico sorto a Milano (seconda metà del sec.
11°). Nata dall’opposizione all’arcivescovo Guido da Velate, eletto
per volontà dell’imperatore Enrico III
(1045), la p. espresse le istanze del clero e del popolo milanese
contro la simonia e il nicolaismo, e costituì l’occasione per
sperimentare forme di organizzazione giurata importanti per la
nascita del comune. I maggiori esponenti furono Landolfo Cotta,
Arialdo e Anselmo da Baggio (poi papa Alessandro II).
Anche in altre città padane e toscane ebbero luogo movimenti
analoghi.