Zollverein

 

Enciclopedia Europea Garzanti

Termine con cui viene correntemente designato il Deutscher Zollverein, ossia l'« unione doganale tedesca » in vigore fra gli stati germanici fra il 1834 e il 1871. Sebbene l'atto costitutivo della Confederazione Germanica avesse previsto nel 1815 che gli stati membri dovessero consultarsi in materia doganale, continuò a rimanere in vigore tra i 34 stati e staterelli federati (e all'interno dei singoli stati) un intricato sistema di dazi: contro tale sistema presto si aprì in Germania una vivace campagna di opinione pubblica, che ebbe tra i protagonisti l'economista F. List, il quale lanciò l'idea di un'unione doganale protezionistica in funzione dello sviluppo della produzione tedesca. Nel 1818 la Prussia, senza consultare gli altri stati, procedette alla soppressione dei suoi dazi interni, imponendo il suo sistema doganale ai piccoli stati che erano incorporati all'interno dei suoi territori. La Prussia fissò inoltre forti dazi di transito, che provocarono le proteste degli altri stati tedeschi, fino a dar luogo a una guerra doganale.

Nel gennaio 1828, la Baviera e il Wurttemgerg diedero vita a un'unione doganale in funzione antiprussiana, che non riuscì però ad aggregare gli stati minori del sud. A ciò rispose la Prussia nel febbraio dello stesso anno, creando un'unione doganale con l'Assia-Darrnstadt; seguì nel settembre una terza unione doganale, il Mitteldeutscher Handelsverein (« unione commerciale centro-tedesca »), comprendente l'Assia elettorale, la Sassonia, il Brunswick e altri stati minori della Germania centrale. Di fronte al pericolo d'intrusione dell'Austria che questa terza unione comportava, la Baviera, il Wurttemberg e la Prussia si accordarono nel maggio 1829 per una successiva riduzione delle loro reciproche tariffe fino al completo libero scambio. Rimaneva esclusa l'unione del centro, che però dopo il 1830 cominciò a sfaldarsi; allorché l'Assia elettorale, nell'agosto 1831, entrò a far parte dell'unione prussiana, la strada per la costituzione dello Zollverein era ormai spianata.

Il 22 marzo 1833 fu creata l'unione doganale tra nord e sud; l'11 maggio successivo anche gli stati centrali entrarono a far parte del Deutscher Zollverein, che entrò in vigore il l° gennaio 1834. Nel 1867 tutti gli stati tedeschi avevano aderito allo Zollverein, eccetto Amburgo e Brema. Mediante la creazione di un mercato nazionale protetto, nel giro di pochi decenni lo Zollverein si rivelò un fattore di primo piano nella promozione dello sviluppo economico tedesco. Meno immediate furono le sue conseguenze politiche, anche se esso costituì indubbiamente la prima tappa nel processo di unificazione della Germania moderna. zona franca porzione del territorio di uno stato che non fa parte del suo territorio doganale. In analogo senso si parla (per zone franche di minore dimensione) di «punti franchi» e di «depositi franchi ».

Le zone franche sono in genere istituite nel territorio di un singolo stato. Esempi possono essere i territori dei comuni di Campione d'Italia e di Livigno, che non fanno parte del territorio doganale italiano. Impropriamente si parla di zona franca per la Valle d'Aosta, ove vige un regime di franchigie contingentate. In altri casi, meno comuni, le zone franche sono costituite, a seguito di accordi internazionali, sul territorio di due stati confinanti. L'esempio più interessante è dato dalla zona franca industriale al confine italo-iugoslavo, la cui istituzione è prevista dagli accordi di Osimo del 10 novembre 1975.

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http://www.pbmstoria.it/dizionari/storia_mod/z/z010.htm

(1834-1871). Accordo di unificazione doganale che legò gli stati dell'area tedesca dal 1834 alla proclamazione del Reich (1871). Il problema della libera circolazione delle merci si era già posto dopo la nascita della Confederazione germanica (1815), sulla spinta delle idee dell'economista F. List, che reclamò l'abbattimento della complessa griglia formata da decine di dazi doganali, presenti anche all'interno di uno stesso stato. A partire dal 1818, tra le varie entità statuali tedesche si aprì una serie di conflitti doganali (inasprimento dei dazi prussiani nel 1818) alternata a unioni parziali di due o più stati che liberalizzarono il transito reciproco (l'unione "centro-tedesca" nel 1828, quella tra Prussia, Baviera e Württemberg nel 1829), fino a giungere all'accordo fra stati settentrionali e meridionali (1833), preludio allo Zollverein. Nel 1867 quest'ultimo contava ormai quasi tutti gli stati germanici. L'unificazione doganale dette una spinta fondamentale allo sviluppo dell'economia tedesca, mentre politicamente svolse la funzione di predisporre le basi per l'unità, raggiunta nel 1871.