Karl Vossler

 

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Linguista e filologo (Hohenheim, Stoccarda, 1872 - Monaco di Baviera 1949), prof. nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911). Seguace della filosofia idealistica, specie crociana, si batté per una visione idealistica del linguaggio, e cioè per lo studio della linguistica, della stilistica, ecc., viste essenzialmente come altrettante storie della poesia (Positivismus in der Sprachwissenschaft, 1904; Sprache als Schöpfung und Entwicklung, 1909; Geist und Kultur in der Sprache, 1925). Mise poi in pratica queste idee nell'opera Frankreichs Kultur im Spiegel seiner Sprachentwicklung (1913), poi (1929) ripubblicata col titolo Frankreichs Kultur und Sprache, influendo anche sugli studî di altri (L. Spitzer, E. Lerch). Numerosi e sempre acuti studî critici V. ha inoltre dedicato a scrittori di quasi tutte le lingue neolatine; basti ricordare quelli su Cellini, Leopardi, La Fontaine, Racine, Lope de Vega; e, tra i maggiori, Die göttliche Komödie (1907-10; 2a ed. 1925) e Poesie der Einsamkeit in Spanien (1940). È stato pubblicato il suo carteggio con B. Croce (Carteggio Croce-Vossler, 1899-1949, 1983).

 

Enciclopedia Europea Garzanti

(Hohenheim, Wurtternberg, 1872-Monaco di Baviera 1949) filologo e critico tedesco.

Dopo studi compiuti presso diverse università, in patria (Tubinga, Strasburgo) e all'estero (Ginevra; Roma, dove seguì i corsi di E. Monaci), si laureò nel 1897 a Heidelberg, con una tesi sul madrigale in Germania (pubblicata a Weimar nel 1899). Insegnò nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911-37 e 1945-47). Nello sviluppo della sua personalità ebbero grande importanza i frequenti viaggi in Italia e gli stretti rapporti con il mondo culturale italiano (T. Gnoli, B. Croce, C. De Lollis, S. Di Giacomo ecc.). In particolare il pensiero crociano influì fortemente (insieme alle impostazioni tecniche di W. von Humboldt e di H. Schuchardt) sul suo tenace e battagliero sforzo di applicare alla trattazione dei problemi linguistici i principi della filosofia idealistica. l fondamenti della sua posizione, vivacemente polemica contro il meccanicismo dei neogrammatici, sono esposti in due libri che hanno avuto, nel primo decennio del nostro secolo, risonanza e valore di manifesto (Positivismo e idealismo nella linguistica, 1904, e La lingua come creazione e come sviluppo, 1905, tradotti insieme in italiano sotto il titolo Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio, 1908). Conferme e sviluppi successivi sono raccolti in altri due volumi teorici: Miscellanea di saggi sulla filosofia del linguaggio (1923) e Spirito e cultura nel linguaggio (1925).

In sostanziale accordo con Croce, Vossler ravvisa l'essenza del linguaggio nel momento della creazione espressiva individuale, cui solo secondanamente sopraggiunge, con i suoi condizionamenti pratici, l'accettazione sociale. Asserisce quindi la precedenza ideale della stilistica sulla grammatica comparata ed evolutiva, deducendo il corollario d'uno strettissimo legame tra studio delle lingue e studio delle letterature, aspetti inscindibili della Geistesgeschichte o « storia dello spirito ».

A questi principi s'ispirano, nel campo della linguistica, una brillante storia della lingua letteraria francese, dal significativo titolo La civiltà della Francia rispecchiata nel suo sviluppo linguistico (1913), poi semplificato in Civiltà e lingua di Francia (1929), e il suggestivo saggio Nuovi atteggiamenti mentali nel latino volgare (1922). Nel campo della critica letteraria una nutrita serie di studi è dedicata alla letteratura italiana: le Teorie poetiche del primo rinascimenio (1900), i fondamenti filosofìci del dolce stil novo (1904), S. Di Giacomo (1908), La letteratura italiana contemporanea dal romanticismo al futurismo (1914), Leopardi (1923) ecc. Un cenno a parte merita la monumentale indagine su La «Divina Commedia» studiata nella sua genesi e interpretata (1907-10), che suscitò appassionate discussioni metodologiche (G. Gentile, L. Russo). A essa Vossler aggiunse poi un'integrale traduzione tedesca della stessa Commedia (1942). Studi impegnativi sono dedicati anche alle altre letterature romanze, in particolare ad alcuni trovatori provenzali e ad aspetti vari della poesia spagnola.

Questo imponente complesso di studi ha dato un contributo essenziale al rinnovamento della metodologia critica realizzatosi nella prima metà del nostro secolo in seno alla filologia romanza, con la fondazione della stilistica letteraria. Dell'incidenza che su ciò ha avuto il costante rapporto d'amicizia e intellettuale tra Vossler e Croce è testimonianza il Carteggio Croce-Vossler: 1899-1949, pubblicato nel 1951 da V. De Caprariis.