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Elefthérios Venizélos (Mournies, 23 agosto 1864 –
Parigi, 18 marzo 1936) è stato un politico greco, uno dei
più importanti uomini politici della Grecia moderna.
Biografia
Eleftherios Venizelos nacque a Mournies, nei pressi della Canea
(Creta), da un ricco mercante che aveva combattuto per
l'indipendenza della Grecia, causa per la quale avevano perso la
vita pure tre suoi zii.
A partire dal 1881 Eleftherios Venizelos studiò legge
all'Università di Atene, quindi tornò a Creta dove
venne eletto all'assemblea locale nelle file del Partito Liberale.
Divenne una figura di spicco durante la rivolta cretese contro
l'Impero Ottomano, nel 1897, occasione nella quale si mise alla
testa di una forza anti-ottomana, nel tentativo di ottenere l'unione
alla Grecia.
La sollevazione finì con la concessione a Creta
dell'autonomia sotto l'Impero Ottomano. Navi da guerra e truppe
britanniche, russe, italiane e austro-ungariche si recarono a Creta
per costringere l'esercito turco a lasciare l'isola. Su pressione
delle potenze europee, il principe Giorgio di Grecia venne nominato
alto commissario dell'isola, con Venizelos che svolgeva il ruolo di
consigliere per la giustizia. Le potenze europee aiutarono il
principe Giorgio a creare la Gendarmeria Cretese, istituita allo
scopo di far rispettare la legge.
Il Principe Giorgio e Venizelos entrarono subito in contrasto
poiché Giorgio, un incrollabile monarchico, assunse il potere
assoluto. Venizelos divenne capo dell'opposizione, e quando si
giunse allo scontro, guidò un'insurrezione armata, che alla
fine costrinse il principe ad abbandonare l'isola, sostituito
dall'ex primo ministro greco Alexandros Zaimis.
Nel 1910, ad Atene, il parlamento venne sciolto a causa di una crisi
politica. Venizelos si recò nella capitale e attraverso le
elezioni dell'8 agosto 1910, lui e i suoi uomini vennero eletti
membri del parlamento. In quel periodo venne fondato il suo partito,
chiamato "Komma Fileleftheron" (Partito Liberale). Il 2 ottobre
1910, Venizelos formò un governo e iniziò la
riorganizzazione delle questioni economiche, politiche e nazionali
del paese.
Grazie alla sua prudenza nel disporre l'esercito e la marina, la
nazione si trovò ben preparata per le Guerre balcaniche del
1912-1913, e fu così possibile annettere i territori
settentrionali di Epiro, Macedonia e le Isole egee settentrionali.
Ci furono molte discussioni tra Venizelos e il Principe Costantino
I, circa l'avanzata dell'esercito e quali città dovessero
essere liberate per prime. Questo fu il primo conflitto tra
Venizelos e Costantino, che divenne Re dopo l'assassinio del padre,
avvenuto nel 1913. Il successivo conflitto tra Costantino e
Venizelos ebbe luogo durante la I guerra mondiale.
Anche se la Grecia rimase neutrale per i primi anni di guerra,
Venizelos caldeggiava un'alleanza con l'"Intesa", ritenendo che
Regno Unito e Francia avrebbero vinto il conflitto. D'altra parte
Costantino voleva rimanere neutrale. Dopo una serie di discussioni,
Venizelos si dimise il 21 febbraio 1915.
Il partito di Venizelos vinse nuovamente le elezioni e formò
un governo. Anche se Venizelos promise di mantenere la Grecia
neutrale, l'attacco bulgaro alla Serbia, che aveva un trattato di
alleanza con la Grecia, lo obbligò ad abbandonare tale
politica. Venizelos si trovò nuovamente in disaccordo con il
re e ancora una volta si dimise. Non prese parte alle elezioni
successive, considerando incostituzionale lo scioglimento del
parlamento. Nel frattempo, con la scusa di salvare la Serbia, gli
Alleati sbarcarono un contingente a Salonicco.
Questa diatriba tra Venizelos e Costantino fu causa della "Grande
Divisione", una profonda ferita sociale per la Grecia nei decenni a
seguire. Nel 1916 i seguaci di Venizelos organizzarono un movimento
militare a Salonicco, chiamato "Governo Provvisorio di Difesa
Nazionale". In questa città fondarono un nuovo stato che
comprendeva la Grecia settentrionale e le Isole Egee.
Nel maggio 1917, dopo l'esilio di Costantino (cui successe il
secondogenito Alessandro), Venizelos fece ritorno ad Atene e si
alleò con l'Entente. Dopo la guerra prese parte alla
Conferenza di pace di Parigi (1919) e firmò, in
qualità di rappresentante della Grecia, il Trattato di
Neuilly (27 novembre 1919) e il Trattato di Sèvres (10 agosto
1920). Come risultato di questi trattati la Grecia acquisì
(temporaneamente) la Tracia Orientale e Smirne. Nel viaggio di
ritorno Venizelos subì un tentativo di assassinio alla
stazione ferroviaria di Lione. Dopo essersi ristabilito
rientrò in Grecia, dove venne accolto come un eroe per aver
liberato delle aree con popolazione greca.
Nonostante la vittoria della guerra, Venizelos perse le elezioni del
novembre 1920, con grande scontento delle popolazioni greche
dell'Asia minore appena liberate. Come risultato della sconfitta,
lasciò la Grecia per Parigi, ritirandosi dalla scena
politica. Dopo la Catastrofe dell'Asia Minore, firmò come
rappresentante della Grecia, il 24 luglio 1923, il Trattato di
Losanna con la Turchia. Nelle elezioni del 5 luglio 1928, il suo
partito riottenne il potere e costrinse il governo a tenere nuove
elezioni il 19 agosto dello stesso anno, nelle quali il partito di
Venizelos ottenne 228 dei 250 seggi al parlamento. Venizelos
governò la Grecia fino al 1932. Nel 1933 subì il
secondo tentativo di assassinio.
Questo episodio fu seguito da disordini che produssero il movimento
militare guidato da lui e dal Generale Nikolaos Plastiras nel 1935.
Il movimento fallì, ed egli nuovamente si trasferì a
Parigi, dove morì nel 1936. Il suo corpo venne traslato e
sepolto a Akrotiri, sull'isola di Creta.