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Critico letterario (Roma 1878 - ivi 1931), prof. di filosofia morale
nell'univ. di Roma. Riprese le tesi di G. Pascoli
sull'interpretazione allegorica della Divina Commedia, sviluppando
anche una sua idea su un presunto circolo segreto di "fedeli
d'amore", tra i quali Dante e gli stilnovisti: Il segreto della
Croce e dell'Aquila nella Divina Commedia (1925), e Il linguaggio
segreto di Dante e dei fedeli d'amore (1927).