Pietro Paolo Trompeo 
     
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    Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di
    C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia
    romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste,
    1930, n. ed. 1958), per divenire poi saggista (Il lettore vagabondo,
    1942; Carducci e D'Annunzio, 1943).
    
    VITA E OPERE
    
    Prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Roma;
    condirettore de La Cultura (1930-33) e direttore della Fiera
    letteraria (1948-49); socio nazionale dei Lincei (1952). Fin dai
    primi studi, condotti nell'ambito della letteratura francese, specie
    dei secc. 17º-19º, e della letteratura italiana,
    soprattutto moderna, mirò a conciliare il concetto umanistico
    dell'arte e della cultura con una sensibilità sottilmente
    romantica (sulla quale hanno anche influito gli spiriti cristiani
    d'un altro suo maestro, G. Salvadori); la distinzione crociana di
    poesia e non poesia con un gusto, alla Sainte-Beuve, per il ritratto
    morale di un autore o di un'epoca, per un'erudizione risolta in
    superiore aneddotica (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal;
    Rilegature gianseniste). 
    
    Dal critico e dal rhétoricien si è venuto così
    svolgendo il saggista, che di un testo poetico o di una postilla
    filologica si serve come tramite alla creazione letteraria (oltre a
    Il lettore vagabondo e a Carducci e
      D'Annunzio: La pantofola di vetro, 1952; L'azzurro
      di Chartres, 1958; Via Cupa, 1958), di squisita
    eleganza, specie là dove il suo stile si arricchisce di un
    poetico accento di memoria (Piazza Margana, 1942; La
      scala del sole, 1945; Tempo ritrovato, 1947). 
    
    Postumo è apparso Preti (1962), serie di ritratti
    fra letterari e storici ispirati a figure di santi, di cardinali, di
    semplici preti.