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Linguista (Bologna 1866 - Lido di Venezia 1929); prof. di filologia
semitica (dal 1904) e di glottologia (dal 1912) nell'univ. di
Bologna; accademico d'Italia (dal 1929). Le sue ricerche sono tutte
fondate sul principio, posto come tesi da dimostrare ma a volte
anche come fondamento della dimostrazione stessa, che tutte le
lingue discendono da una unica lingua originaria. Le maggiori opere
di T. sono i Saggi di glottologia generale comparata (4 voll.,
1908-20), gli Elementi di glottologia (1923) e La lingua etrusca
(1926).
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È soprattutto ricordato per le sue teorie monogenetiche
secondo le quali tutte le lingue del mondo deriverebbero da una sola
lingua parlata nella preistoria. Vale la pena di riproporre il suo
punto di vista esposto ne L'unità d'origine del linguaggio:
“Prima di tutto l'antichita dell'uomo, e quindi
del linguaggio, non può essere enorme come taluni hanno
voluto far credere. Ora, tenuto conto della differenziazione
linguistica che in media si compie in un dato tempo, io credo di
poter dare come minimo la cifra di 30 000 anni e come massimo quella
di 50 000 … Noi dunque consideriamo la monogenesi del linguaggio per
lo meno come un argomento assai forte in favore della monogenesi
dell'uomo.” pp.19-20.