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Uomo politico e pubblicista (Torchiara 1866 - Roma 1940). Intrapresa
da giovane la carriera giornalistica, fu direttore della Riforma,
redattore del Giornale d'Italia e corrispondente romano del Corriere
della sera. Deputato dal 1909, studioso di problemi internazionali,
nell'apr. 1918 promosse il Congresso di Roma delle
nazionalità oppresse dall'Austria e nella questione adriatica
sostenne che l'Italia dovesse tener fede, in senso mazziniano, al
principio di nazionalità, rinunciando alla Dalmazia. Di
orientamento liberale-radicale, ministro della Pubblica Istruzione
(1920), nel 1922 fu tra i fondatori del giornale Il Mondo. Socio
nazionale dei Lincei (1935).