da http://www.riflessioni.it/enciclopedia/taoismo.htm
Secondo il pensiero taoista (che in questo non si discosta da
quello confuciano) esiste un'armonia universale che lega tutti i
livelli del cosmo: terra, uomo e cielo.
Il principio su cui si fonda il Taoismo è il tao, termine
di difficile interpretazione, tanto che un verso del Taodeing
recita: "Il tao che può essere definito col nome non
è il tao costante". Il tao, che è presente in ogni
cosa e la condiziona, è un flusso vitale che ha dato
origine a tutto, e che scorre incessantemente, mutando sempre e
rimanendo sempre lo stesso. Associata al tao è la
concezione dello yinyang.
Yin e yang
Yin e yang sono opposti e complementari tra di loro, relativi (si
può essere yin sotto un certo aspetto e yang sotto un
altro) e non antitetici, tanto che nella pienezza dell'uno
è implicita l'origine dell'altro. Il loro alternarsi
determina tutte le cose.
Yin e yang sono i due princìpi che mantengono l'ordine
naturale del tao:
yin è il principio femminile, passivo ed oscuro,
identificato con la luna;
yang il principio maschile, attivo e luminoso, identificato con il
sole.
Il simbolo del Tao
Il simbolo del Tao è formato da due spirali: una che si
avvolge e l'altra che si svolge a partire da un unico Centro.tao
Le due spirali rappresentano la discesa ed ascesa degli aspetti
opposti di ogni energia del cosmo. Il Simbolo pertanto è
una simmetria rotazionale ciclica: la spirale bianca ha l'inizio
dove finisca la spirale nera; essa si avvolge ed aumenta fino ad
un massimo, ma poi manifesta in se stessa la sua tendenza opposta
(puntino nero) che appunto a partire da questo momento si svolge.
Anche questo aspetto raggiunge un massimo finché si
manifesta la tendenza opposta (puntino bianco), che si avvolge e
così via, ciclicamente.
Questo ciclo unifica nella monade Universo tutte le energie del
cosmo nei loro aspetti opposti rendendoli così
complementari.
In modo analogo il taoismo concepì l'antico genio dal corpo
di serpe in forma duale e ne precisò dualità di
forme, caratteri, nomi.
Nella mitologia cosmogonica taoista due leggendari Augusti, Fuxi e
Nugua avevano corpi di spire, sovente intrecciati l'un l'altro.
Essi furono gli ordinatori del mondo. Più volte introdotti
come fratello e sorella, come sposi o come amanti, Fuxi e Nugua
valgono nel mito la coppia primigenia da cui l'umanità
discende.
Erano certo tempi diversi in cui uomini e animali vivevano in
totale unione.
Aspetto religioso
Come religione popolare, il Taoismo mise in atto diverse pratiche
per potenziare e per rendere immortale il corpo: diete alimentari
di vario tipo (inclusa l'ingestione di prodotti ottenuti tramite
ricerche alchemiche), tecniche respiratorie (come lo yoga cinese),
ginniche, sessuali e contemplative.
Nelle numerose leggende taoiste, un posto di rilievo è
assegnato ai cosiddetti "Otto Immortali" (Baxian), un gruppo di
personaggi (uomini e donne) che, avendo ottenuto in vita poteri
soprannaturali, sono stati santificati dopo morti.
Oltre agli Immortali, e accanto a Laozi - identificato spesso con
Huanlao (Il Vecchio Giallo), uno dei cinque creatori del cosmo -,
c'è un numero elevatissimo di divinità eterogenee,
organizzate gerarchicamente, come i protettori di mestieri e dei
fenomeni atmosferici; gli spiriti degli elementi della natura; le
anime di diverse località (cimiteri, luoghi, guadi,
strade); i demoni; le anime degli impiccati, degli annegati e
degli antenati; i santi taoisti, confuciani e buddhisti.
Aspetto filosofico
L'obiettivo del Taoismo filosofico è quello di raggiungere
la santità, lo stato di perfetta armonia con il mondo
naturale, uno stato che si acquista uniformandosi ad esso tramite
meditazione ed estasi, che permettono l'identificazione con il
tao.
La natura non deve essere alterata dall'azione umana, e per questo
il taoista pratica e predica il "non agire" (wu wei) in tutti i
campi (anche in quello politico), non lasciandosi turbare
né dai mutamenti, né dalla morte. Nel Zhuangzi
è messa in risalto anche la necessità di non fare
distinzioni, di raggiungere lo stadio di una "non conoscenza", la
quale si ottiene solo dopo aver conosciuto.