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Marc Sangnier (1873-1950), giornalista e uomo politico francese.
Creatore
del Solco (le Sillon), è uno dei promotori del cattolicesimo
democratico e progressista.
Egli ha svolto un
ruolo importante nel movimento
di educazione popolare
attraverso le riviste e l'organizzazione
di gruppi ad esse ispirati. E' il pioniere degli Ostelli della Gioventù in Francia.
Nato a
parigi da una famiglia borghese. figlio di Felix
Sangnier
(1834-1928) e di Teresa
Lachaud (1846-1920),
Marc Sangnier
è anche il nipote
di Carlo Lachaud
(1817-1882),
nativo di Treignac
(Corrèze),
avvocato bonapartista Marie Lafarge,
François Achille
Bazaine e Gustave
Courbet, e Louise Ancelot
(1825-1887), figlioccia
e legataria universale di Alfred de Vigny.
Marc Sangnier
riceve un'educazione
profondamente cristiana.
Frequenta il Collegio
Stanislas dal 1879
al 1894. E' uno studente
brillante, e, nel 1891,
vince un premio
in filosofia nel
concorso generale. Consegue nel 1895
l'ammissione presso
l'Ecole Polytechnique e ottiene
la laurea in legge nel
1898.
Ancora giovane studente, nel 1894,
egli avvia la partecipazione ad un giornale filosofico,
le Sillon (Solco), giornale
del movimento democratico
e sociale per il cristianesimo, fondato dal suo amico
Paul Renaudin.
Egli coinvolge in questo lavoro i compagni del College Stanislas a
Parigi, efa del Sillon un luogo di riflessione
politica nello spirito ddell'accostamento dei
cattolici al regime repubblicano
auspicato da Papa
Leone XIII nella sua
enciclica Rerum
Novarum.
Nel 1899, Il Solco diviene l'organo di un ampio movimento di educazione popolare che riunisce giovani operai e figli di notabili al fine di riconciliare le classi lavoratrici con la Chiesa e la Repubblica. Basandosi su sponsorizzazioni cattoliche, Sangnier crea nel 1901 gli Istituti Populaires che promuovono corsi e conferenze pubbliche. Al convegno nazionale del 1905 partecipano un migliaio di circoli da tutta la Francia. E' l'anno della pubblicazione del romanzo di George Fonsegrive (che ha permesso per primo a Marc Sangnier di esporre le sue idee ad un vasto pubblico nella rivista La Quinzaine), Il Figlio dello Spirito. Romanzo sociale, dove si esprime sotto forma narrativa il progetto dei cattolici sociali favorevoli alla Repubblica.
In un articolo del 1905, pubblicato su La Croix, Sangnier sintetizza in questi termini gli intenti del Solco:
"Il Solco mira a realizzare in Francia la repubblica democratica. Non è un dunque un movimento cattolico, nel senso che non è un mpvimento il cui scopo specifico è quello di mettersi a disposizione dei vescovi e sacerdoti per aiutarli nel loro ministero. Il Solco è un movimento laico, anche se ciò non impedisce ad esso di essere anche un movimento profondamente religioso."
Le reazioni al movimento di Sangnier sono così sintetizzate da Henri Gullemin:
"A
quell'epoca, i cattolici accettavano le idee di destra o
estrema destra, e il Sillabo di Pio IX nel 1864 condannava il
liberalesimo. Marc Sangnier,
cattolico fervente, ma "senza pantofole clericali", si
definiva un repubblicano di sinistra, anche di estrema
sinistra. Ciò dterminò un putiferio. La destra lo chiamava un traditore
e la sinistra, sostenendo che era impossibile essere cattolico
e repubblicano, un ipocrita". [4]
Il Sillon, insomma,
movimento deve combattere l'opposizione di estrema sinistra
marxista, che a volte interferisce negli incontri organizzati
da Il Solco o gli attacchi della stampa dell'Action
française monarchica che criticano le
sue posizioni democratiche e le sua politiche di accostamento
alla Repubblica. Péguy
scaglia attacchi violenti. Charles
Maurras poi avvia una polemica aspra con Sangnier, pubblicando
una serie di articoli nella Revue d'Action française et
ne La Gazette de France, che saranno in seguito riuniti
nel libro Il dilemma
di Marc Sangnier, ripreso poi nel 1921 nella raccolta intitolata Democrazia religiosa. Maurras,
anche se non rinuncia al suo agnosticismo personale, si pone
come il difensore del cattolicesimo tradizionale, che gli
appare come una benedizione nazionale e e morale (egli vede
nella Chiesa, il "tempio delle definizioni de dovere" e
"l'arca di salvezza della società").
La legge del 1905 di
separazione tra Chiesa e Stato rappresenta una nuova svolta
che crea un conflitto tra le idee liberali dell'episcopato
francese e il Solco. Nel 1910, nella sua enciclica La nostra responsabilità
apostolica, Papa Pio X condanna le idee dei
sillonisti, "la falsa dottrina del Solco" che sostiene il
livellamento delle classi, la triplice emancipazione politica,
economica e intellettuale. il Papa deplora che troppi sacerdoti troppi
si fanno apostoli di questi errori e li invita a collocarsi
nuovamente sotto l'autorità del clero. Marc Sangnier si sottomette
alla direttiva, ma decide poco dopo di abbandonare
l'attività religiosa per la politica.
Marc
Sangnier fonda un
giornale, La
Démocratie, quindi,
nel 1912, la Lega della giovane Repubblica. Egli fa una campagna per
l'uguaglianza civile per le donne, il sistema proporzionale e
il progetto di una vera e propria
legislazione sociale pionieristica.
Allo scoppio della
guerra nel 1914, egli è chiamato alle armi. Con
il grado di tenente, lavorato per diciotto
mesi sul fronte ed è premiato con la Croix de Guerre prima
di ricevere la Legion d'Onore.
Dopo la guerra,
si presenta alle elezioni e viene eletto deputato
alla Camera.
Riattivando il suo
movimento
Jeune-République,
difende l'idea di una riconciliazione franco-tedesca,
ma le sue idee pacifiste
portano ad una sconfitta nelle elezioni del 1929,
in seguito alla quale decide di
abbandonare la politica.
Si dedica completamente alla causa
della pace. Dopo l'incontro con Richard
Schirrmann che ha avviato i primi ostelli in Germania, egli ne riprende l'idea e apre il primo ostello
in Francia, chiamato
l'Épi d'Or, costruito nel 1929 a
Boissy-la-river (Essonne).
L'anno successivo fonda la Lega francese per
ostelli.Marc Sangnier
crea un nuovo
periodico, L'Éveil des peuples, per
diffondere le sue idee.
Durante l'occupazione, dopo la sconfitta del 1940, egli pone il suo giornale al servizio della resistenza; viene arrestato dalla Gestapo e imprigionato per un paio di settimane in prigione di Fresnes.
Dopo la Liberazione, è eletto deputato di Parigi, sotto l'etichetta di MRP (Movimento Popolare Repubblicano).
Muore
il 28 maggio 1950.