www.treccani.it
Generale tedesco (Schleswig 1866 - Berlino 1936). Generale durante
la prima guerra mondiale, realizzò lo sfondamento del fronte
russo Gorlice-Tarnow (maggio 1915) e le successive conquiste della
Serbia (1915) e della Romania (1916-17), divenendo dal 1917 capo di
S. M. dell'esercito ottomano. Consigliere militare della delegazione
tedesca a Versailles, capo (nov. 1919) del Truppenamt, che
sostituì il vecchio S. M. imperiale, e poi (1920) comandante
in capo dell'esercito, si adoperò per la riorganizzazione
delle truppe, facendo dei centomila uomini permessi dal trattato di
pace una forza estremamente efficace e il futuro nucleo direttivo di
un ben più potente esercito. Convinto che fosse inevitabile
una nuova guerra con la Francia, iniziò una stretta
collaborazione con lo S. M. sovietico, sancita dagli accordi segreti
conclusi con il trattato di Rapallo (1922) e tesa a eludere le
clausole contro il riarmo della Germania imposte a Versailles.
Dimessosi nel 1926, fu deputato (1930-32) del Deutsche Volkspartei e
più tardi (1934-35) consigliere militare di Jiang Jieshi.
Pubblicò varie opere: Gedanken eines Soldaten (1928), Die
Zukunft des Reiches (1929), Moltke, ein Vorbild (1931), Die
Reichswehr (1932).