Sherlock Holmes

 

Wikipedia

Sherlock Holmes  è un personaggio letterario creato da Sir Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo, protagonista di romanzi e racconti appartenenti al genere letterario del giallo deduttivo, il cui iniziatore fu Edgar Allan Poe con il suo Auguste Dupin.

Appare per la prima volta in Uno studio in rosso (1887).

Comparso in quattro romanzi e cinquantasei racconti, il personaggio è assurto al ruolo di icona della letteratura gialla, superando di gran lunga la fama del suo stesso creatore. Conan Doyle riversa nelle sue storie anche la sua passione per la letteratura del terrore e del mistero, come si deduce dalla lettura del romanzo Il mastino dei Baskerville o il racconto Il vampiro del Sussex. Le origini di Holmes non vengono rivelate da Doyle, che fa soltanto brevi accenni al passato dell'investigatore.

Le avventure di Holmes sono raccontate, nella loro quasi totalità, dal suo amico e biografo, dottor John Watson, una sorta di alter ego dello stesso Conan Doyle (anch'egli laureato in medicina), che così descrive il detective:

Descrizione fisica

«[...] il suo sguardo era acuto e penetrante; e il naso sottile aquilino conferiva alla sua espressione un'aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato, tipico dell'uomo d'azione. Le mani, invariabilmente macchiate d'inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi, possedevano un tocco straordinariamente delicato, come ebbi spesso occasione di notare quando lo osservavo maneggiare i fragili strumenti della sua filosofia. »
(da La scienza della deduzione, secondo capitolo di Uno studio in rosso)
.
Descrizione psicologica e abilità

Holmes risulta quindi essere una persona molto attiva già dalla prima descrizione in cui le sue caratteristiche fisiche ne tracciano un quadro preciso, che verrà poi ben delineato nel corso di questo primo romanzo, Uno studio in rosso, nel quale Holmes dà sfoggio delle sue abilità deduttive, descrivendo minuziosamente la sua attività di consulente investigativo, ovvero di ultima speranza per coloro che sono bloccati in casi apparentemente insolvibili.

[...]

Altre caratteristiche salienti di Holmes sono la grande conoscenza del tessuto criminale londinese, al cui interno aveva numerosi informatori (in genere ragazzini), e le sue grandi doti trasformiste, che lo aiutano nella raccolta di molte prove per la risoluzione dei suoi complicati casi. Holmes possiede un cane segugio, che in certi racconti è utile alla soluzione del caso. Sherlock Holmes è estremamente scettico sul paranormale e l'irrazionale (nonostante il suo autore Conan-Doyle fosse un appasionato di spiritismo), come si vede ad esempio ne Il mastino dei Baskerville, ma non si sa quali siano le sue credenze religiose, sempre che ne abbia. Si sa da alcuni racconti che la sua famiglia d'origine è cattolica, ma sono argomento dibattuto tra i fan le sue idee sull'argomento.

Rapporti con altre persone

Holmes ha un buon rapporto solo con il dr. Watson, mentre appare emotivamente molto distaccato e disinteressato dagli altri. Tende, poi, a mantenersi lontano affettivamente dalle donne, e questo per mantenere la mente sempre lucida e sgombra da pensieri inutili e svianti ("l'amore è un'emozione, e tutto ciò che è emozione contrasta con la fredda logica che io pongo al di sopra di tutto." da Il segno dei Quattro). Solo nel racconto Uno scandalo in Boemia Holmes mostra di provare una grande ammirazione per Irene Adler, l'unica donna che sia mai riuscita a ingannarlo, ma tale sentimento non può essere definito amore. Inoltre, questo incontro (o scontro) con una donna intelligente da parte di Holmes, alleviano leggermente la sua leggera sfiducia nel genere femminile. Holmes si mostra abbastanza misogino in molti casi, anche se non sappiamo molto della sua vita personale in senso stretto. Nutre, poi, una certa diffidenza sulle tecniche investigative di Scotland Yard, divertendosi alle spalle dell'Ispettore Lestrade, pur aiutandolo soprattutto per soddisfazione personale.

Dipendenze

Holmes ha poi un difetto che, con il prosieguo della serie viene via via cancellato da Doyle: ogni volta che cade in uno stato di inattività, per combatterne la depressione e mantenere la sua mente in movimento, fa uso di cocaina e morfina, a seconda della crisi in cui si trova coinvolto:

«Sherlock Holmes tolse dalla mensola del caminetto una bottiglia e una siringa ipodermica da un lucido astuccio di marocchino. Con dita lunghe, bianche e nervose, fissò all'estremità della siringa l'ago sottile e si rimboccò la manica sinistra della camicia. I suoi occhi si posarono per qualche attimo pensierosi sull'avambraccio e sul polso solcati di tendini e tutti punteggiati e segnati da innumerevoli punture. Infine si conficcò nella carne la punta acuminata, premette sul minuscolo stantuffo, poi, con un profondo sospiro di soddisfazione, ricadde a sedere nella poltrona di velluto. »
(da Saggio di scienza deduttiva, primo capitolo di Il segno dei quattro)
Successivamente tale dipendenza sarà sostituita dalla pipa (anche in questo con un certo disappunto da parte di Watson, perché arriva, soprattutto per le indagini più complesse, ad affumicare completamente il soggiorno del loro appartamento).

La finta morte di Holmes e il suo ritorno

Il personaggio e il suo successo segnarono profondamente la carriera di scrittore di Doyle, tanto che dopo avere narrato ne L'ultima avventura la morte di Holmes, nel corso di un duello con l'arcinemico Moriarty presso le cascate di Reichenbach, fu costretto prima a realizzare un romanzo, Il mastino dei Baskerville, ambientato prima della sua morte, avvenuta nel 1891, quindi, grazie al fatto che il corpo del geniale investigatore non venne mai ritrovato, lo fece ritornare vivo e vegeto in attività ne L'avventura della casa vuota, ambientata nel 1894: tre anni di buio in cui Holmes si tiene nascosto, aiutando in gran segreto il governo britannico.

Ritiro

Dopo una carriera lunga ben 23 anni, 17 dei quali in collaborazione con Watson, Holmes si ritira prima nel Sussex a studiare l'apicoltura, quindi in una fattoria a cinque miglia da Eastbourne, dedicandosi alla filosofia e all'agricoltura, non prima di aver aiutato l'Inghilterra nel corso della Prima guerra mondiale, come agente del governo.

Il metodo scientifico

«Non c'è alcun ramo delle scienze investigative così poco praticato, eppure tanto importante, qual è l'arte d'interpretare le orme.»
(Sherlock Holmes. Da "Uno Studio in rosso")

Il detective di Baker Street è il primo, se non ad applicare effettivamente, a rendere popolare la criminologia, cioè l'applicazione del metodo scientifico alle investigazioni criminali.

Holmes pone alla base una certa differenza tra l'osservazione dei particolari e la deduzione. Egli considera questi due aspetti come distinti, poiché l'osservazione porta ad alcune preliminari conclusioni, ma solo con la conoscenza di alcuni aspetti della vicenda si possono trarre delle conclusioni definitive. Tale metodo deriva direttamente da quello del dott. Joseph Bell, insegnante di Conan Doyle, che nella diagnosi medica propugnava prima l'attenta osservazione dei dettagli, poi la conclusione basata sulla raccolta di prove inoppugnabili.

Il metodo di Holmes è spesso basato sulla raccolta sul campo di prove e indizi, cosa che lo differenzia nettamente dal fratello Mycroft, comparso per la prima volta in L'interprete greco, in grado di risolvere, lui sì, un'indagine senza mai muoversi dalla propria residenza. Sherlock afferma che le capacità deduttive del fratello sono addirittura superiori alle proprie, ma che Mycroft non le impiega per pigrizia (dato che non si sposta mai più di poche centinaia di metri da casa).

Holmes pone infine una certa, importante differenza tra il vedere e l'osservare, dove solo l'abilità di cogliere i particolari può essere affinata con l'abitudine e l'esercizio.

[...]

Il personaggio creato da Conan Doyle è stato un punto di riferimento per molti dei successivi detective delle opere di fantasia, tra i quali Hercule Poirot, Ellery Queen, Nero Wolfe. Esempi più recenti sono anche Guglielmo da Baskerville protagonista de Il nome della rosa di Umberto Eco, Conan Edogawa protagonista del manga Detective Conan di Gosho Aoyama, il cui nome è un evidente riferimento all'autore Doyle e i detective Elle e Near del manga e anime giapponese Death Note, che traggono evidentemente ispirazione da Sherlock Holmes per quanto riguarda i loro metodi deduttivi e diagnostici delle situazioni investigative anche più complesse. Inoltre, una delle identità assunte da Elle, quella inglese, corrisponde a Erald Coil, il cui cognome sembra la contrazione di Conan Doyle. Grazie alla popolarità dei racconti di Doyle e delle opere derivate, il nome "Sherlock Holmes" o anche solo "Sherlock" è diventato quasi sinonimo o antonomasia di "investigatore geniale".