Strage di S. Bartolomeo

Wikipedia

La notte di San Bartolomeo è il nome con il quale è passata alla storia la strage compiuta nella notte tra il 23 ed il 24 agosto 1572 dalla fazione cattolica ai danni degli ugonotti a Parigi in un clima di rivincita indotto dalla battaglia di Lepanto e dal crescente prestigio della Spagna. La vicenda è nota anche come Strage di san Bartolomeo o Massacro di san Bartolomeo.

Il massacro ebbe luogo a partire dall'ordine di Carlo IX di uccidere sistematicamente i maggiori esponenti dei protestanti, fra i quali il capo militare e politico degli ugonotti, l'ammiraglio Gaspard de Coligny, che sei giorni prima si erano radunati a Parigi, una città fortemente cattolica, in occasione delle nozze fra la sorella del re, Margherita di Valois e il protestante Enrico III di Borbone, re di Navarra e futuro re di Francia.

Due giorni dopo l'attentato a Coligny gli organizzatori persero il controllo della situazione e, in un eccidio indiscriminato durato diverse settimane e destinato ad estendersi in altri centri urbani e in campagna provocò l'uccisione di un numero di persone compreso, secondo le stime moderne, fra 5.000 e 30.000. A nulla valse l'ordine, giunto dal re il 24 agosto, di cessare immediatamente gli omicidi: la strage proseguì, diventando - secondo una definizione diffusa - «il peggiore dei massacri religiosi del secolo» e macchiando il matrimonio reale con il nome di «nozze vermiglie».

A lungo la tradizione storiografica ha ritenuto che la strage sia stata organizzata da Caterina de' Medici e Carlo IX per evitare che una controffensiva dei protestanti colpisse la famiglia reale dopo il tentato omicidio di Coligny. Ad ogni modo, la strage, colpendo gli ugonotti con l'uccisione di molti nobili influenti e numerosi soldati, segnò una svolta nelle guerre di religione francesi, contribuendo a diffondere fra i protestanti l'idea che «il cattolicesimo [fosse] una religione sanguinaria e traditrice».

www.sapere.it

Strage di ugonotti compiuta nella notte del 24 agosto 1572 (San Bartolomeo) a Parigi, e poi in altre città francesi, per ordine di Carlo IX. La vera ispiratrice fu tuttavia Caterina de' Medici, madre del re, d'intesa con il duca di Guisa capo della Lega Cattolica. Al proposito di Caterina di sbarazzarsi dell'ammiraglio Coligny (protestante e influente consigliere del re) faceva riscontro l'esigenza da parte dei cattolici di estirpare la mala pianta del protestantesimo togliendone di mezzo i capi.

L'occasione favorevole si presentò con il matrimonio, avvenuto a Parigi, fra Margherita di Valois ed Enrico di Navarra, quando affluirono in città tutti i più qualificati esponenti del protestantesimo francese. Il consenso del re fu ottenuto col racconto di un complotto degli ugonotti contro la sua persona.

Nella strage perirono oltre 3000 ugonotti ivi compreso Coligny; ma le speranze dei cattolici andarono ben presto deluse perché il partito protestante risorse più forte che mai e il massacro non fece altro che provocare la ripresa delle guerre di religione.