Strage di S. Bartolomeo
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La notte di San Bartolomeo è il nome con il quale è passata alla
storia la strage compiuta nella notte tra il 23 ed il 24 agosto 1572
dalla fazione cattolica ai danni degli ugonotti a Parigi in un clima
di rivincita indotto dalla battaglia di Lepanto e dal crescente
prestigio della Spagna. La vicenda è nota anche come Strage di san
Bartolomeo o Massacro di san Bartolomeo.
Il massacro ebbe luogo a partire dall'ordine di Carlo IX di uccidere
sistematicamente i maggiori esponenti dei protestanti, fra i quali
il capo militare e politico degli ugonotti, l'ammiraglio Gaspard de
Coligny, che sei giorni prima si erano radunati a Parigi, una città
fortemente cattolica, in occasione delle nozze fra la sorella del
re, Margherita di Valois e il protestante Enrico III di Borbone, re
di Navarra e futuro re di Francia.
Due giorni dopo l'attentato a Coligny gli organizzatori persero il
controllo della situazione e, in un eccidio indiscriminato durato
diverse settimane e destinato ad estendersi in altri centri urbani e
in campagna provocò l'uccisione di un numero di persone compreso,
secondo le stime moderne, fra 5.000 e 30.000. A nulla valse
l'ordine, giunto dal re il 24 agosto, di cessare immediatamente gli
omicidi: la strage proseguì, diventando - secondo una definizione
diffusa - «il peggiore dei massacri religiosi del secolo» e
macchiando il matrimonio reale con il nome di «nozze vermiglie».
A lungo la tradizione storiografica ha ritenuto che la strage sia
stata organizzata da Caterina de' Medici e Carlo IX per evitare che
una controffensiva dei protestanti colpisse la famiglia reale dopo
il tentato omicidio di Coligny. Ad ogni modo, la strage, colpendo
gli ugonotti con l'uccisione di molti nobili influenti e numerosi
soldati, segnò una svolta nelle guerre di religione francesi,
contribuendo a diffondere fra i protestanti l'idea che «il
cattolicesimo [fosse] una religione sanguinaria e traditrice».
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Strage di ugonotti compiuta nella notte del 24 agosto 1572 (San
Bartolomeo) a Parigi, e poi in altre città francesi, per ordine di
Carlo IX. La vera ispiratrice fu tuttavia Caterina de' Medici, madre
del re, d'intesa con il duca di Guisa capo della Lega Cattolica. Al
proposito di Caterina di sbarazzarsi dell'ammiraglio Coligny
(protestante e influente consigliere del re) faceva riscontro
l'esigenza da parte dei cattolici di estirpare la mala pianta del
protestantesimo togliendone di mezzo i capi.
L'occasione favorevole si presentò con il matrimonio, avvenuto a
Parigi, fra Margherita di Valois ed Enrico di Navarra, quando
affluirono in città tutti i più qualificati esponenti del
protestantesimo francese. Il consenso del re fu ottenuto col
racconto di un complotto degli ugonotti contro la sua persona.
Nella strage perirono oltre 3000 ugonotti ivi compreso Coligny; ma
le speranze dei cattolici andarono ben presto deluse perché il
partito protestante risorse più forte che mai e il massacro non fece
altro che provocare la ripresa delle guerre di religione.