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Scrittore italiano (Senigallia 1887 - Roma 1957). Collaborò
alla Voce. Esordì con prose liriche e ritratti morali di
sfondo provinciale (Novelle semplici, 1907; Faville, 1914); si volse
poi al racconto e al romanzo d'ambiente, contrapponendo la lezione
verghiana al dannunzianesimo e al frammentismo dominanti
(Dov'è il peccato è Dio, 1922; Cola o il ritratto
dell'italiano, 1927, dal 1935 col tit. Il soldato Cola; Ebrei, 1931;
Comici, 1935; Una donna sul Cengio, 1940; Questi italiani, 1955; La
terra è di tutti, post., 1958). Apprezzato saggista e autore
di libri di viaggio (Dal Carso al Piave, 1918; Davanti a Trieste,
1919; L'Argentina e gli Argentini, 1939; Milano, cara Milano!,
1957), P. si occupò di letteratura spagnola come critico
(Miguel de Unamuno, 1924) e traduttore.