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(Mantova, 7 dicembre 1823 – Belfiore, 7 dicembre 1852)
è stato un patriota italiano, uno dei Martiri di Belfiore.
Vita
Rimasto orfano tredicenne del padre Leopoldo, dopo aver frequentato
il Regio Ginnasio a Mantova, studiò medicina
all'Università di Pavia. Dopo la laurea tornò nelle
città natale dove prestò servizio nell'ospedale
locale. Nel tempo divenne un seguace delle idee di Giuseppe Mazzini.
Si legò a una società segreta fondata a Mantova dal
sacerdote Enrico Tazzoli, che si muoveva per la fine del predominio
austriaco nell'Italia settentrionale. La casa di Carlo Poma venne
usata dai cospiratori come deposito per i manifestini e per altri
scritti rivoluzionari. La polizia austriaca agli ordini del
commissario Filippo Rossi scoprì le cospirazioni con una
perquisizione e nel giugno del 1852 arrestò tra gli altri
Poma. Gli austriaci trovarono anche una lista dei cospiratori, lista
che diede luogo a ulteriori arresti.
Carlo Poma fu condannato a morte tramite impiccagione nel novembre
del 1852. Fu giustiziato nel giorno del suo ventinovesimo compleanno
il 7 dicembre 1852 assieme a Giovanni Zambelli, Angelo Scarsellini,
Enrico Tazzoli e Bernardo Canal, nella valletta di Belfiore, alle
porte di Mantova.
A causa della sua tragica morte Carlo Poma è considerato come
uno degli eroi e una delle personalità più importanti
del Risorgimento. L'Ospedale di Mantova dove prestò la sua
opera, porta il suo nome.