Edgar Allan Poe

 

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Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849) fu uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore, storyteller e saggista statunitense, considerato tra le figure più importanti della letteratura americana, inventore del racconto poliziesco, della letteratura horror e del giallo psicologico, finisce per diventare anche uno dei rappresentanti maggiori del racconto gotico.
Firma di Poe

Sebbene la sua vita e le sue opere siano posteriori rispetto al periodo del Romanzo gotico vero e proprio, Poe ha finito per essere considerato uno dei rappresentanti più importanti del genere. Del movimento neogotico, infatti, riprende talune suggestioni, svincolandosi però dalle ambientazioni tipiche del gotico, e sviluppandone più gli aspetti psicologici, indagando fra le ossessioni e gli incubi personali; pertanto può anche essere considerato come un precursore del Decadentismo.

Scrittore di grande inventiva, ha anticipato generi letterari quali il racconto poliziesco (il suo personaggio Auguste Dupin si può considerare l'antenato più diretto dello Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle), e la fantascienza.

Biografia
    « Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale »
   
(da "Eleonora", 1841)

I primi anni di vita

Edgar Poe (questo il nome alla nascita) nacque a Boston nel 1809, figlio dell'attrice Elizabeth Arnold Hopkins Poe e dell'attore David Poe, Jr, i quali diedero alla luce altri due figli, William Henry Leonard Poe, fratello maggiore di Edgar, e Rosalie Poe, sorella minore. Dopo la morte dei genitori, avvenuta quando lui aveva due anni, trascorse l'infanzia presso John Allan, un ricco mercante di Richmond.

Nel 1815 si trasferì con gli Allan in Inghilterra dove frequentò le scuole fino al 1820. Da bambino rivelò un'eccezionale memoria. La sua inclinazione, a volte forse eccessiva, per le rime e le anafore, gli valse presso i contemporanei l'appellativo di jingle-man, coniato dal grande filosofo e poeta Ralph Waldo Emerson.

La sua esagerata passione per musica e poesia forse fu causa di un violento squilibrio del sistema nervoso e della fragilità della sua esile fibra. Di sé scrive:
    « Nella mia infanzia mostrai di avere ereditato questi caratteri di famiglia; discendo da una razza che si è sempre distinta per immaginazione e temperamento facilmente eccitabile… »
   
(In William Wilson)

I genitori adottivi gli vollero dare un'educazione strettamente inglese. Studiò in Inghilterra, dove i massimi scrittori e poeti inglesi esercitarono grande influenza sulla sua sensibilità. Le memorie di quel tempo sono raccontate nel William Wilson, dove descrive la sua scuola di Stoke Newington antichissima casa di un misteriosissimo villaggio dell'Inghilterra ricco di passeggiate fantastiche, sulle quali gettavano perennemente le loro grandi ombre immemorabili olmi.

Nel 1821, a dodici anni, tornò in America, dove compose le sue prime poesie. Espulso nel 1825 dall'Accademia di Richmond, si invaghì di Elena Stannard, madre di un suo compagno di studi. Inconsolabile per la precoce morte della signora Stannard, dalle lettere si desume che per parecchi mesi si recò solo, di notte, anche sotto la pioggia, a piangere disperatamente sulla tomba di lei. In quell'anno compose rime a Elena, poi a Eleonora, Irene, Paeau. Ma solo Sarah Elmira Royster esercitò su di lui un fascino irresistibile: si amarono con passione, ma il loro matrimonio fu ostacolato dal padre della fanciulla per vecchi rancori con il signor Allan, padre adottivo di Poe. Per lo sconforto causato dalla triste vicenda, che di nuovo gli sconvolse l'animo, compose la poesia Tamerlano.

Per Poe l'anno 1826 fu decisivo, perché abbandonò il padre, che non volle rispondere dei debiti in cui era precipitato durante la vita studentesca dissipata che aveva condotto all'Università della Virginia. Accusato di essersi indebitato al gioco, Poe si trasferì a Boston dove pubblicò a proprie spese, nel 1827, il suo primo libro di poesie Tamerlano e altre poesie (Tamerlane and Other Poems) che risentivano dell'impronta byroniana e che gli conferirono la prima fama.
Nel 1834, prima di morire, il padre adottivo, non essendoci stata alcuna riconciliazione, lo diseredò completamente.
Cadetto a West Point [modifica]

Non si conosce con esattezza la sua vita negli anni dal 1827 al 1832, anche se lo scrittore Marcello Staglieno ipotizza, in base a documenti dell'epoca, un suo soggiorno in Europa. Inseguendo forse un'immagine di se stesso di tipo romantico si arruolò poi nell'esercito statunitense raggiungendo il grado di sergente maggiore; in seguito si iscrisse alla prestigiosa ma durissima accademia militare di West Point, ma ben presto si fece deliberatamente espellere per infrazioni disciplinari.

In seguito vinse un premio di cento dollari offerto dal giornale letterario Saturday Visitor di Baltimora con il Manoscritto trovato in una bottiglia e con la poesia Il Colosseo.

I primi racconti

Iniziò a guadagnarsi da vivere scrivendo, a Baltimora, Richmond, New York e Filadelfia e nel 1835 pubblicò i suoi primi racconti sul Courier ed entrò a far parte della redazione del Southern Literary Messenger di Richmond, ma continuò a condurre una vita angosciosa e oscura. Tra le sue amicizie newyorkesi va però ricordato il rapporto con il musicista e patriota italiano Piero Maroncelli.

In una lettera dell'11 settembre 1835 scritta a Kennedy, uno dei pochi suoi ammiratori, si legge:
    « Sono in uno stato depressivo spirituale mai fino a ora avvertito. Mi sforzo invano sotto questa malinconia e credetemi, quando Vi dico che malgrado il miglioramento della mia condizione mi vedo sempre miserabile. Consolatemi Voi che lo potete e abbiate di me pietà perché io soffro in questa depressione di spirito che se prolungata, mi rovinerà… »

L'anno successivo allo stesso, che lo criticava per le sue bizzarrie e satire, rispondeva:
    « Dopotutto potrebbe essere vero che i miei racconti siano scritti per scherzare anche se è possibile che questo scopo sia rimasto ignoto in parte anche a me. »
   
Nel 1836 sposò la cugina Virginia Clemm, allora tredicenne.

Per quanto riguarda la sua produzione narrativa, Poe scrisse un romanzo e 69 racconti. È generalmente considerato uno dei padri della moderna letteratura americana, nonché l'inventore del moderno racconto poliziesco.

Tra il 1837 e il 1838 scrive Storia di Arthur Gordon Pym (The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket), che viene pubblicato nel 1838. Si tratta di uno dei libri più famosi di Poe, e tra i più rappresentativi della sua narrativa del terrore.

Nel 1840 pubblicò a Filadelfia La caduta della casa degli Usher, Morella, William Wilson, La cometa e La conversazione di Eiros e Charmion e una prima raccolta dei "I racconti del grottesco e dell'arabesco" (Tales of the Grotesque and the Arabesque).

Nel 1841, per il Gift e il Graham's Magazine, scrive Eleonora e Autografia, Studi letterari e critici su scrittori contemporanei, Il ritratto ovale, La vita della morte, La maschera della morte rossa. Scrive inoltre I delitti della rue Morgue, considerato da molti il racconto capostipite del genere poliziesco. In esso compare per la prima volta il personaggio del detective criminologo Auguste Dupin, antesignano di quegli investigatori "deduttivi" che avranno in Sherlock Holmes il più celebre rappresentante.

Lo scarabeo d'oro (1843), che ottenne grande successo, Il corvo e altre poesie (1845) e Il gatto nero (1843) gli diedero la celebrità.

Occorre aggiungere che nonostante Poe sia universalmente conosciuto come scrittore di storie di mistero, di introspezione – spesso dolorosa – e di morte, fu anche autore di racconti satirici e spesso comici molti dei quali tesi a una feroce critica di certa letteratura popolare del suo tempo. Per citarne solo alcuni: L'angelo del bizzarro, Come si scrive un articolo alla Blackwood, Racconto alla Blackwood di miss. Psiche Zenobia, Perché il francesino porta il braccio al collo, L'uomo d'affari, e altri.

La crisi

Nel 1842 pubblicò Le terre di Arnheim, Il giardino nel paesaggio, Il pozzo e il pendolo, Il mistero di Marie Roget, opere che gravitano intorno a una visione della realtà e contemporaneamente dell'immaginario; odio, fascino e paura, entusiasmo e diffidenza verso una società dalla quale cerca di fuggire, in una prosa ricca di echi shakespeariani e metafisici.
La tomba originaria di Edgar Allan Poe a Baltimora

Nel 1846 la moglie morì di tubercolosi e ciò fece sprofondare lo scrittore nella più cupa desolazione. Dopo questa morte il genio dello scrittore fu travolto dal dolore e dal rimpianto, che egli affogò nell'alcool – ancor più di quanto già abitualmente facesse. L'estrema povertà in cui viveva lo costrinse addirittura a usare le lenzuola del corredo matrimoniale (portate in dote dalla sposa) come sudario per la moglie stessa.
    « Voi chiedete: potete dirmi quale fu il terribile demone causa delle irregolarità tanto profondamente lamentate? Sì, dirò anche di più: questo fu il demone più grande che mai distrusse un uomo. Sei anni fa una donna da me amata come mai altro uomo amò una donna, disperatamente ebbe spezzata un'arteria mentre cantava e io soffrii tutta l'agonia della sua morte… Come un folle avevo alterni intervalli di lucidità e durante questi eccessi di incoscienza assoluta io bevvi Dio solo sa quando e quanto. I miei amici preferiscono il vizio del bere piuttosto che bere al vizio: fu l'orribile, infinita oscillazione fra la speranza e la disperazione che non potei più sopportare senza la totale perdita della ragione. Ricevetti nuova vita dalla morte di quella. Ma, oh Dio, quale esistenza melanconica! Io non trovo alcun piacere nell'uso di stimolanti verso i quali sono così indulgente. Solo per il desiderio di sottrarmi alla tortura dei miei ricordi ho messo in pericolo la mia vita e non per un desiderio di piacere.[senza fonte] »
   
La morte

Poe sembrava essersi ripreso dal suo stato di prostrazione dopo la morte della moglie, grazie a un nuovo matrimonio.[senza fonte]

Il 3 ottobre 1849 lo scrittore fu ritrovato delirante nelle strade di Baltimora, "in grande difficoltà, e... bisognoso di immediata assistenza", secondo l'uomo che lo trovò, Joseph W. Walker. Fu portato all'ospedale Washington College, dove morì domenica 7 ottobre 1849, alle cinque del mattino.Poe non rimase mai sufficientemente lucido per spiegare come si fosse trovato in tali gravi condizioni, né come mai indossasse vestiti che non erano i propri. Si dice che Poe abbia ripetutamente invocato il nome "Reynolds" durante la notte precedente alla sua morte, benché non sia chiaro a chi si riferisse. Alcune fonti affermano che le ultime parole di Poe furono «Signore aiuta la mia povera anima.»[ Tutti i referti medici, compreso il suo certificato di morte, sono andati perduti. I giornali dell'epoca attribuirono la morte dello scrittore a una "congestione del cervello" o "infiammazione cerebrale", eufemismi comuni per le morti dovute a cause disdicevoli come l'alcolismo. L'effettiva causa della morte rimane comunque un mistero; a partire già dal 1872 si ritenne comunemente che fosse stato rapito e costretto a bere alcool, per essere sfruttato ripetutamente come "elettore forzato" (una pratica fraudolenta in uso nel XIX secolo e conosciuta come “cooping”); altre ipotesi comprendono delirium tremens, una cardiopatia, epilessia, sifilide, meningite, colera e rabbia. Come affermato poi dal cardiologo dell'University of Maryland Medical Center, R. Micheal Benitez nella sua relazione pubblicata nel settembre 1996: "Non si può dire con certezza che la rabbia fu causa della sua morte dal momento in cui non ci fu un'autopsia, tuttavia questa è l'ipotesi da considerare più veritiera in quanto deliri, tremori, allucinazioni e stati confusionali, sintomi tipici della rabbia, non possono essere spiegati con l'abuso di alcool poiché Poe smise di assumere queste sostante sei mesi prima del ricovero in ospedale."

Poetica

Poe fu critico prima che poeta. I suoi saggi infatti ebbero larga eco e furono proprio questi a far conoscere Poe in Europa. In tali saggi, Poe teorizzò l'importanza della cura formale, della necessaria brevità delle poesie e dell'effetto sublime che esse devono causare nel lettore. Elementi che furono in larga parte ripresi dal Decadentismo e Simbolismo francese.