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Edoardo Perino (Torino, 15 ottobre 1845 – Rocca di Papa, 31 agosto
1895) è stato un tipografo ed editore italiano. È
considerato una delle figure più significative dell'editoria
italiana e particolarmente romana di età umbertina.
Figlio di Antonio, tipografo, e di Felicita Magnone, fu iniziato
all'arte della stampa da suo fratello Giovanni, sotto la guida del
quale divenne un abile capomacchina. Seguì nel 1865 il
trasferimento della capitale d'Italia da Torino a Firenze,
stabilendovisi con il fratello. Entrò così nella
tipografia del giornale fiorentino La Riforma, con uno stipendio di
ben 100 lire settimanali, a conferma della sua non comune
abilità tipografica.
Con la Breccia di Porta Pia seguì gli italiani a Roma dove,
grazie ai risparmi accumulati (alcune migliaia di lire di allora),
rilevò a piazza Colonna un locale a fianco del portone di
Palazzo Ferrajoli. Lì installò la sua "Azienda
giornalistica" da cui prese avvio l'attività nella Capitale.
Il giornalaio piemontese faceva arrivare a Roma tutti i giornali che
gli era possibile acquistare, anche quelli stranieri come Le Figaro
e il Times. In quei tempi, cioè nella Roma appena uscita
dalla censura pontificia, Perino era pressoché solo ad
esercitare questo mestiere, diventando ben presto un punto di
riferimento dell'informazione cittadina.
Non è facile precisare quando Perino iniziò la sua
attività editoriale, a causa dei successivi trasferimenti di
sede (prima a via delle Colonnette e a via della Frezza, poi a via
Torino con l'acquisto della tipografia "La Bodoniana"). Quel che
è certo è che nel 1885 in un palazzo di via del
Lavatore poté ospitare una cospicua organizzazione, dalla
tipografia all'amministrazione. Dalla modesta "pedalina"
passò ben preso a macchine tipografiche ben più
sofisticate; acquistò una rotativa capace di stampare 25.000
copie all'ora.
Divenne editore di molti autori di talento, ma ancora sconosciuti:
Grazia Deledda, Edmondo De Amicis, Ruggero Borghi, Giustino Ferri.
Perino stampa anche Salvatore Di Giacomo, Enrico Panzacchi e alcuni
volumetti con le poesie di Gioacchino Belli. Introdusse per primo
sulla piazza romana la pubblicazione di un'opera a fascicoli,
già sperimentata con successo a Milano e a Torino. Con Le
memorie di Mastro Titta e Beatrice Cenci (del livornese Francesco
Domenico Guerrazzi), Edoardo Perino ebbe un vero colpo di fortuna,
le vendite toccarono vette mai raggiunte prima. Nel 1887 volle
lanciare un giornale romanesco e così divenne editore del
Rugantino. Ne affidò la direzione a Giggi Zanazzo,
considerato dal Perino un ottimo poeta vernacolare e pregevole
scrittore per il quale aveva già edito alcuni volumi. Con
l'ausilio del giornale, il Perino organizzò il primo festival
della canzone romanesca, il famoso Sangiovanni, che si svolse dal
1891 fino a non molti anni fa davanti la basilica del
santo.