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È generalmente riconosciuto che i testi religiosi indù
sono i più antichi conosciuti in letteratura contenenti idee
panteistiche. Nella teologia indù, Brahman è la
realtà infinita, immutabile, immanente e trascendente che
è il Divino Terreno di tutte le cose nell'Universo e che
è anche la somma totale di tutte le cose che sono, sono state
e saranno. Questa idea di panteismo è rintracciabile in
alcuni testi più antichi come i Veda e gli Upanishad e nella
più tarda filosofia Advaita. Tutti i Mahāvākya degli
Upanishad, in un modo o nell'altro, sembrano indicare l'unità
del modo con Brahman. Chāndogya Upanishad dice "Tutto in questo
Universo in realtà è Brahman; da lui esso procede;
all'interno di egli è dissolto; in lui respira, così
lasciate che ognuno lo adori tranquillamente". Inoltre dice: "Tutto
l'Universo è Brahman, da Brahman a una zolla di terra.
Brahman è la causa efficiente e materiale del mondo. Egli
è il vasaio da cui si forma il vaso; Egli è la creta
con il quale è fabbricato. Tutto proviene da Egli, senza
perdita o diminuzione della fonte, come la luce irradiata dal sole.
Ogni cosa è unita entro Egli ancora, come le bolle che
esplodono si uniscono all'aria, come i fiumi sfociano negli oceani.
Tutto proviene e ritorna a Egli, come la tela di un ragno è
fabbricata e ritratta dal ragno stesso." Negli inni del Rig Veda,
una traccia di pensiero panteista può essere riconosciuta nel
libro decimo (10-121).
Questa concezione di Dio lo vede come l'unità, con gli dei
personali e individuali aspetto dell'Unico, sebbene differenti
divinità siano viste da diversi fedeli come particolarmente
adatte alle loro preghiere. Come il sole emana raggi di luce che
provengono dalla stessa fonte, lo stesso avviene dagli sfaccettati
aspetti di Dio emanati da Brahman, come più colori dallo
stesso prisma. Il Vedanta, specificatamente l'Advaita, è una
branca della filosofia indù che pone grande accento su questa
materia. Molti aderente vedantici sono monisti o "non-dualisti,
vedendo le molteplici manifestazioni di un solo Dio o della fonte
dell'essere, una visione che è spesso considerata dai non
induisti come politeista.
Il panteismo è la componente chiave della filosofia Advaita.
Altre suddivisione dei Vedanta non sostengono in maniera peculiare
le stesse istanze. Per esempio, la scuola Dvaita di Madhvacharya
ritiene che Brahman sia il Dio esterno personale Vishnu, laddove
invece le scuole Ramanuja sposano il Panenteismo.