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Pseudonimo dello scrittore e saggista ungherese Max Simon
Südfeld (Pest 1849 - Parigi 1923). Esercitò la
professione di medico dapprima in patria, poi, dal 1880, a Parigi.
Di formazione positivista, scrisse saggi di critica sociale e
culturale che gli valsero, per l'acume e la spregiudicatezza,
notorietà internazionale: Aus dem wahren Milliardenlande
(1878), Die conventionellen Lügen der Kulturmenschheit (1884),
Paradoxe (1885), Die Krankheit des Jahrhunderts (1889), Entartung
(1893), Drohnenschlacht (1898), Zionistische Schriften (1909).
Scrisse anche liriche e drammi e collaborò a molti giornali
europei. Amico e collaboratore di T. Herzl, fu dalla fine
dell'Ottocento tra i pionieri e i più noti sostenitori della
causa sionista.