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Formula di dissuasione o divieto attenuato («non giova, non
conviene») usata dalla Chiesa cattolica romana quando intenda
soddisfare ragioni di semplice opportunità. Specificamente
con essa fu concretato il divieto ai cattolici italiani di
partecipare alle elezioni e in genere alla vita politica dello Stato
italiano, divieto sanzionato con decreto della Sacra Penitenzieria
del 10 settembre 1874, ribadito come obbligatorio in atti successivi
benché di fatto non applicato in vari casi. Pio X, con
l’enciclica Il fermo proposito dell’11 giugno 1905, pur non
revocando formalmente il divieto, permise l’adito dei cattolici alla
vita politica qualora sussistessero circostanze speciali
riconosciute dai vescovi; l’ambiguità di questa disposizione
consentì, nelle elezioni del 1913, il cosiddetto patto
Gentiloni. Il n. fu abolito implicitamente da Benedetto XV, che nel
1919 permise ai cattolici di aderire al Partito popolare di L.
Sturzo.