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Uomo politico italiano (Melfi 1868 -
Roma 1953). Liberale, giornalista, economista e meridionalista di
orientamento democratico, come capo del governo affrontò la
riforma elettorale, la questione fiumana e le trattative di pace di
Parigi. Esule sotto il fascismo, nel dopoguerra fu promotore
dell'Unione democratica italiana, membro della Costituente e
senatore.
Vita e attivitàDi modeste condizioni economiche, si
laureò in giurisprudenza nel 1890 e iniziò a
collaborare con La Scuola positiva e Il Mattino. Liberale e
sostenitore di una politica radicaldemocratica in direzione
dell'espansione produttiva, diresse dal 1894 La Riforma sociale. Fu
prof. di materie economiche alla Scuola superiore di Portici (1895)
e all'univ. di Napoli (1899) e si occupò in particolare di
rapporti tra Nord e Sud, divenendo tra i più ascoltati
studiosi della questione meridionale. Nel 1907 fu eletto deputato e
indirizzò la sua azione, anche in polemica con i
provvedimenti particolaristici del governo Giolitti, verso
interventi strutturali e di lungo periodo. Ministro
dell'Agricoltura, Industria e Commercio del governo Giolitti (marzo
1911 - marzo 1914), N. contribuì alla creazione dell'Istituto
nazionale delle assicurazioni e sostenne la modernizzazione
produttiva del Mezzogiorno attraverso l'espansione delle
società di elettricità. Fu poi ministro del Tesoro nel
governo Orlando (ott. 1917 - genn. 1919), impegnandosi nello sforzo
bellico e nella ripresa economica. Dal giugno 1919 al giugno 1920 fu
capo del governo, alle prese con la riforma elettorale, con la
questione fiumana (che riuscì solo in parte a comporre sul
piano internazionale), con i tentativi di riformare i trattati di
Versailles e, soprattutto, con i problemi economici e sociali del
dopoguerra. Rieletto alla Camera nel 1921 ma politicamente isolato e
bersaglio delle violenze fasciste (fenomeno del quale non
valutò appieno la portata), nel maggio 1924 emigrò in
Svizzera e dal 1926 visse in Francia. Nell'ag. 1943, a Tolosa, fu
arrestato dalle SS e deportato nel Tirolo. Fu liberato nel maggio
1945, tornò in Italia e costituì con B. Croce, V. E.
Orlando e I. Bonomi l'Unione democratica italiana. Eletto alla
Costituente e poi senatore di diritto. Le opere sono state
pubblicate in edizione nazionale, 16 voll., 1958-68.