Gaetano Negri

 

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Scrittore e uomo politico (Milano 1838 - Varazze 1902). Emerse fra i moderati lombardi come sindaco di Milano (1884-89); deputato per la 12a legislatura; senatore del Regno dal 1890; socio corrispondente dei Lincei (1902). Saggista di successo, applicò un vago spiritualismo e psicologismo agli studi sui problemi e sulle figure salienti della vita religiosa. Tra le sue opere: La crisi religiosa (1877); G. Eliot (1891); L'imperatore Giuliano l'Apostata (1901).

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Gaetano Negri nacque a Cassinetta di Lugagnano l'11 luglio 1838, figlio di Luigi Negri e di Giulia Vassalli.

Uomo politico, storico e geologo; fu sindaco di Milano dal 1884 al 1889, poi deputato e nel 1890 venne nominato senatore del Regno d'Italia.

In precedenza al proprio impegno politico, Gaetano Negri si era distinto come ufficiale dell'esercito italiano in Meridione venendo duramente criticato per alcuni supposti suoi metodi violenti nell'amministrazione della giustizia.

Quando intraprese l'avventura politica, entrò nelle schiere della Destra Storica e si dedicò prevalentemente a vita privata, amministrando le proprietà agricole ed immobili che la sua famiglia possedeva nella nativa Cassinetta di Lugagnano.

Nel privato fu anche valente scrittore e scrisse diverse opere storiche e storiografiche relative al mondo antico ed a lui contemporaneo. Tradusse in italiano la favola di Pierino Porcospino (Struwwelpeter). Fu collaborattore attivo delle riviste "Perseveranza" e "Nuova Antologia" nonché dapprima membro effettivo (dal 3 dicembre 1891), poi vicepresidente (1896-1897;1900-1901) ed infine presidente (1898-1899; 1902) dell'Istituto lombardo di scienze e lettere di Milano. Membro corrispondente della Società reale di Napoli dal 4 dicembre 1898, fu anche socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei di Roma dal 13 luglio 1902.

Morì a Varazze in Liguria il 31 luglio 1902.