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Storico italiano (Roma 1896 - ivi
1983); professore universitario dal 1938, ha insegnato (1949-66)
storia medievale a Roma. Dal 1951 è stato presidente
dell'Istituto storico italiano per il Medioevo; ha promosso la
ripresa dell'attività della Scuola storica nazionale di
studî sul Medioevo. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei
(1960), della quale è stato cancelliere (1927-59). Allievo di
P. Fedele e di E. Buonaiuti, i suoi interessi si sono rivolti, da
problemi di storia politica e di edizioni di testi, alla storia
spirituale del Medioevo, con indagini sul significato della riforma
gregoriana e delle correnti ereticali. Opere principali: Il tramonto
della potenza sveva in Italia (1936); Gregorio VII (1942); Medioevo
cristiano (1951); Civiltà medievale al tramonto (1971); Dante
profeta. Tra la storia e l'eterno (1983).