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Il conte Maurice Polydore Marie Bernard Maeterlinck (Gand, 29 agosto
1862 – Nizza, 6 maggio 1949) è stato un poeta, commediografo
e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel
1911.
Biografia
Maurice Maeterlinck nacque a Gand, in Belgio, da una famiglia
benestante di lingua francese.
Dopo aver terminato gli studi presso i Gesuiti, intraprese studi di
giurisprudenza. Nel 1885 pubblicò alcuni poemi e brevi
romanzi di ispirazione parnassiana di cui rimangono solo i frammenti
pubblicati su La Jeune Belgique, rivista letteraria e artistica
pubblicata a Bruxelles tra il 1881 e il 1897.
Cominciò poi a frequentare Parigi, dove entrò in
contatto con l'allora emergente movimento simbolista, in particolare
con Stéphane Mallarmé e Villiers de l'Isle Adam, che
ebbe poi una grande influenza sul suo lavoro. A questa evoluzione lo
spingeva anche la scoperta del misticismo tedesco del XIV secolo
riletto da Novalis e del romanticismo dei fratelli Friedrich e
August von Schlegel, che del simbolismo erano stati i precursori.
Divenne celebre improvvisamente, nell'agosto 1890, grazie ad un
articolo entusiastico dello scrittore Octave Mirbeau.
Lasciò definitivamente il Belgio per stabilirsi in Francia
nel 1897, prima a Parigi e poi, dal 1907, in un'abbazia in
Normandia.
Nel 1911 gli venne conferito il Premio Nobel per la letteratura.
Dopo una lunga relazione con la cantante Georgette Leblanc, durata
dal 1895 al 1918, finì per sposare nel (1919) Renée
Dahon, attrice di Nizza, con la quale si recò ad Hollywood su
invito di Sam Goldwyn. Per tutti gli anni venti viaggiò in
Spagna, in Italia, in Egitto, in Grecia, in Palestina e nel Maghreb.
Nel 1930 acquistò un castello a Nizza, chiamandolo Orlamonde,
un nome che prende origine dal suo dramma Quinze Chansons.
Fu nominato conte da re Alberto I del Belgio nel '32 e insignito
della Legion d'onore francese. Nel '39, a 77 anni, si
trasferì negli Stati Uniti, dove rimase fino al '47, due anni
prima della sua morte, avvenuta a Nizza.
Opere
Nel 1890 divenne improvvisamente famoso, non per la raccolta poetica
Serres chaudes, che aveva pubblicato l'anno prima, ma dopo che il
suo primo dramma, La princesse Maleine, aveva ricevuto entusiastiche
lodi da parte di Octave Mirbeau, critico letterario a Le Figaro, che
lo segnalò come «le nouveau Shakespeare belge».
Negli anni seguenti, scrisse una serie di spettacoli simbolisti
caratterizzati da fatalismo e misticismo, i più importanti
tra i quali furono L'Intruse (1890), Les Aveugles (1891),
Pelléas et Mélisande (1892), Le Trésor des
humbles (1896).
Il suo successo più grande, tra i contemporanei, fu comunque
il racconto di fate L'uccellino azzurro (1908), che fu messo in
scena a Mosca da Stanislavskij, in Italia da Luca Ronconi nel 1979.
Quest'opera vanta 7 trasposizioni televisive, di cui 6 film (3
statunitensi più una co-produzione con l'URSS, uno britannico
ed un film d'animazione sovietico) ed un anime giapponese, trasmesso
in Italia dal 1983 al 1985 con il titolo L'uccellino azzurro.
I saggi naturalistici
Un aspetto particolare e meno noto della produzione di Maeterlinck
è costituito da vari saggi naturalistici pubblicati lungo il
primo trentennio del '900, diversi dei quali furono tradotti anche
in Italia. I più noti sono quelli compresi nella trilogia
sugli insetti sociali: (api, termiti e formiche):
* La vita delle api (1901), pubblicato in
italiano a varie riprese (1921, 1951, 1958, 1979);
* La vita delle termiti (1926), basato su (a
detta di alcuni plagiato da) un lavoro del poeta e scienziato
sudafricano Eugene Marais (1871-1936), pubblicato in italiano nel
1927, 1950 e 1980 (Rizzoli, collana L'ornitorinco);
* La vita delle formiche (1930), pubblicato in
italiano nel 1932.
Della trilogia esiste una edizione italiana Newton Compton del 1991.
La scrittura di questi saggi, in cui s'intrecciano la robusta
tradizione naturalista ottocentesca, la struttura culturale
simbolista e spiritualista dell'autore ed una indiscutibile
abilità letteraria, fa di queste opere delle letture ancor
oggi interessanti, quanto meno dal punto di vista divulgativo e di
racconto.
Maeterlinck e la musica
Le opere poetiche e letterarie di Maeterlinck ispirarono molti
musicisti.
* Lili Boulanger tentò invano di mettere
in musica La princesse Maleine.
* Serres chaudes (1889) fu messo in musica da
Ernest Chausson (Serres chaudes, op. 24, 1893-1896)
* Pelléas et Melisande, strepitoso
successo e icona del simbolismo letterario, fu invece messo in
musica successivamente da Fauré (1898), Debussy (1902),
Sibelius e Schoenberg nel (1905) ed altri ancora.
* Ariane et Barbe-Bleue, racconto in 3 atti del
1899, fu musicato da Paul Dukas nel 1907.