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Uomo politico inglese (Lossiemouth, Moray, 1866 - Oceano
Atlantico 1937). Tra i fondatori del Labour party, guidò i
governi laburisti del 1924 e del 1929-31. Adottò misure
restrittive per fronteggiare la crisi economica scontrandosi con i
sindacati. Dal 1931 al 1935 guidò un governo di coalizione
nazionale con i conservatori e i liberali e fu per questo espulso
dal partito (1931).
Vita e attività
Membro dell'Indipendent labour party dal 1894, nel 1900 divenne
il primo segretario del Labour representation committee. Eletto
deputato insieme ad altri 28 laburisti (1906), contribuì
alla nascita del Labour party, del quale fu nominato leader nel
1911; dimessosi nel 1914 perché neutralista, dopo le
elezioni del 1922 fu scelto come leader dell'opposizione.
Grazie all'appoggio dei liberali divenne capo e ministro degli
Esteri del primo governo laburista (genn. - nov. 1924), che
stabilì regolari relazioni diplomatiche con l'URSS. Tornato
al potere in seguito all'affermazione del suo partito nelle
elezioni del 1929, M. dovette affrontare le conseguenze della
grande depressione e la crisi finanziaria del 1931: la politica di
austerità proposta dal suo gabinetto fu osteggiata dai
sindacati, contrari a economie nelle spese assistenziali.
Dimessosi il 24 giugno, il giorno seguente formò un
governo di coalizione nazionale con i conservatori, i liberali e
solo alcuni membri del Labour, che vennero con lui espulsi dal
partito.
M. guidò per quattro anni la coalizione, conservando una
reale influenza solo nelle questioni di politica estera (fu
favorevole al disarmo e alla sistemazione del problema delle
riparazioni), lasciando di fatto ai conservatori la gestione della
politica economica. Nel giugno 1935 fu sostituito dal conservatore
Baldwin.
Morì mentre era in viaggio per l'America Meridionale.