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Jehuda Abrabanel, o Abarbanel o Abravanel,
più
noto come Leone Ebreo (Lisbona, ca. 1460 – Napoli, ca. 1530),
è stato un filosofo, poeta e medico portoghese naturalizzato
italiano.
Biografia
Discendeva dall'illustre famiglia Abarbanel: era infatti figlio di
Isaac Abrabanel, famoso studioso studioso del pensiero religioso
ebraico che, per le sue capacità organizzative, era diventato
tesoriere e ministro del re Alfonso V del Portogallo. Dopo che
Isacco cadde in disgrazia, durante il regno di Giovanni II, nel 1484
Jehuda dovette fuggire insieme ai familiari dal Portogallo. Si
recò dapprima a Siviglia, dove esercitò la professione
medica e assunse il nome di "Leone"; ma nel 1492 dovette fuggire
anche Spagna per le persecuzioni antisemitiche. In realtà il
re di Spagna, Ferdinando il Cattolico, avrebbe voluto trattenere
Leone, a condizione però che il figlioletto Isacco fosse
battezzato. Leone rifiutò e si rifugiò, con i
familiari, a Napoli, retta all'epoca da Ferrante di Aragona.
A Napoli effettivamente c'era maggiore tolleranza e Leone
poté dedicarsi alla professione medica e agli studi
filosofici. Il figlioletto, tuttavia, gli venne sottratto con la
forza, per decreto del re del Portogallo, battezzato e affidato ai
domenicani. L'invasione di Carlo VIII (21 febbraio 1495) lo spinse a
lasciare Napoli per Genova. A causa di disposizioni contro gli
Ebrei, nella primavera del 1501 lasciò Genova per Barletta,
dove si era rifugiato il padre. Ritornò a Napoli lo stesso
anno, su invito di re Federico. Rimase a Napoli anche dopo la
battaglia del Garigliano (1503), e quindi la conquista del regno di
Napoli da parte del regno di Spagna, per la protezione del
viceré spagnolo Gonzalo Fernández de Córdoba.
Caduto in disgrazia Gonzalo de Cordoba (1507), Leone si recò
a Venezia, dove nel frattempo si era trasferito il padre. Dopo un
soggiorno a Ferrara (1515) e a Pesaro (1516), nel 1521 tornò
a Napoli dove esercitò la professione medica. Non si sa nulla
della sua vita dopo questa data; nel 1535, anno di pubblicazione dei
Dialogi d'amore era tuttavia sicuramente già morto.
Scritti
Leone scrisse poesie in ebraico e in italiano, ma la sua fama
è legata ai suoi Dialoghi d'Amore, pubblicati postumi a Roma
nel 1535. I tre dialoghi (Dialogo I: D'Amore e desiderio; Dialogo
II: De la comunità d'Amore; Dialogo III: De l'origine
d'Amore) furono scritti forse prima in lingua ebraica e tradotti
successivamente in lingua italiana. Protagonisti dei dialoghi,
aventi il tema neoplatonico dell'amore, sono Filone, rappresentante
della Passione amorosa, e Sofia, la Saggezza razionale. L'opera
esercitò una grande influenza sulla cultura della seconda
metà del XVI secolo.