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Uomo politico e storico francese (Castres, Tarn, 1859 - Parigi
1914). Deputato nel 1885, dapprima di opinioni moderate, si
andò poi interessando a questioni sociali, come dimostra la
sua tesi di dottorato sulle origini del socialismo tedesco (a essa
si accompagnava una dissertazione ripubblicata col titolo De la
realité du monde sensible, 1891). Prese perciò
posizione, nelle legislature alle quali partecipò, per una
politica di riforme, dopo il 1905 con radicale intransigenza,
impegnandosi a suo tempo anche per la revisione del processo
Dreyfus. Propugnava intanto il socialismo riformista dal giornale
L'Humanité, da lui fondato nel 1904, con eloquenza vigorosa.
Nella crisi europea del luglio 1914, schieratosi tra gli oppositori
alla guerra, in nome dell'Internazionale socialista, fu ucciso con
un colpo di pistola da un certo R. Villain. Va ricordato per la sua
interpretazione socialista della storia della Rivoluzione francese,
svolta nei primi quattro volumi della Histoire socialiste de la
République française 1789-1900 (12 voll., 1901-08;
trad. it. 1970, dei 4 voll. di J.), opera di grande importanza anche
per la storiografia successiva; notevoli inoltre: La pensée
nouvelle (1895); Études socialistes (1902); L'armée
nouvelle (1911).
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Wikipedia
Jean Léon Jaurès (Castres, 3 settembre 1859 – Parigi,
31 luglio 1914) è stato un politico francese.
Gli inizi
Figlio di un uomo di affari dallo scarso successo, nacque a Castres
nel dipartimento del Tarn e venne educato al liceo Louis-le-Grand e
all'École normale supérieure. Conseguì la
laurea in filosofia nel 1881. Dopo aver insegnato filosofia per due
anni al liceo di Albi, tenne delle lezioni all'Università di
Tolosa. Venne eletto come deputato repubblicano per il dipartimento
del Tarn nel 1885. Nel 1889, dopo essersi candidato senza successo a
Castres, ritornò ai suoi doveri professionali a Tolosa, dove
si interessò attivamente alle questioni municipali, ed
aiutò a fondare la facoltà di medicina
dell'università. Egli preparò inoltre due tesi per il
suo dottorato in filosofia, De primis socialismi germanici
lineamentis apud Lutherum, Kant, Fichte et Hegel (1891), e De la
réalité du monde sensible.
L'ascesa
Nel 1902 diede energico supporto ai minatori di Carmaux che scesero
in sciopero a causa del licenziamento di un lavoratore socialista,
Calvignac; e l'anno seguente venne rieletto alla Camera dei deputati
per Albi. Anche se venne sconfitto nelle elezioni del 1898, e rimase
per quattro anni fuori dalla Camera, i suoi discorsi eloquenti lo
resero una forza importante in politica ed un intellettuale campione
del socialismo. Jaurès pubblicò la Petite Republique,
e fu uno dei più energici difensori di Alfred Dreyfus.
Approvò la partecipazione del socialista Alexandre Millerand
nel ministero Waldeck-Rousseau, il che portò ad una scissione
con la fazione socialista più rivoluzionaria guidata da Jules
Guesde.
La guida della SFIO
Sempre nel 1902 venne nuovamente eletto come deputato per Albi, e
durante l'amministrazione Combes la sua influenza assicurò la
coesione della coalizione radicale-socialista nota come "il blocco".
Nel 1904 fondò il foglio socialista L'Humanité. La
politica di Jaurès era ora più rivolta
all'unificazione dei vari gruppi socialisti francesi, i quali
tennero un congresso a Rouen nel marzo 1905, da cui uscì un
nuovo raggruppamento; il nuovo partito, guidato da Jaurès e
Guesde, smise di cooperare con i radicali e i radicali-socialisti, e
prese il nome di "Partito Socialista Unificato" (Parti Socialiste
Unifié, PSU), impegnato a portare avanti un programma
collettivista. Alle elezioni generali del 1906, Jaurès venne
eletto per il Tarn.
La sua abilità era ora generalmente riconosciuta; ma la forza
del partito socialista doveva ancora fare i conti con l'egualmente
pratico e vigoroso liberalismo di Georges Clemenceau, che fu in
grado di appellarsi ai suoi connazionali (in un notevole discorso
della primavera del 1906) per organizzare un programma radicale che
non prevedeva alcuna utopia socialista. L'immagine di Clemenceau
come leader radicale forte e pratico ridimensionò
considerevolmente la popolarità socialista.
Jaurès, in aggiunta alla sua quotidiana attività
giornalistica, pubblicò Les preuves; affaire Dreyfus (1900);
Action socialiste (1899); Etudes socialistes (1902), ed assieme ad
altri collaboratori, Histoire socialiste (1901), etc.
Il pacifismo
Pacifista impegnato, che desiderava prevenire con mezzi diplomatici
quella che sarebbe diventata la prima guerra mondiale, Jaurès
cercò di creare un movimento pacifista comune tra Francia e
Germania, che facesse pressione sui rispettivi governi tramite lo
strumento dello sciopero generale.
Jean Jaurès fu assassinato in un caffè di Parigi da
Raoul Villain (un giovane nazionalista francese che voleva la guerra
con la Germania) il 31 luglio 1914, un giorno prima della
mobilitazione che diede il via alla guerra.
Dieci anni dopo il suo assassinio, i resti di Jean Jaurès
furono traslati al Panthéon di Parigi.