Herzen, Aleksandr Ivanovič

 

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Herzen, Aleksandr Ivanovič (russo Gercen; pseudon. Iskander)

Pensatore e politico russo (Mosca 1812-Parigi 1870). Figlio illegittimo di un aristocratico, fu in gioventù animatore di circoli radicali, motivo per cui scontò vari anni di confino. Studioso di Hegel e autore (primi anni Quaranta) di rilevanti saggi sul pensiero scientifico settecentesco, giunse a conclusioni analoghe a quelle della sinistra hegeliana e fecero presa su di lui le idee socialiste di Saint-Simon e di Proudhon. Dopo aver messo sotto accusa la morale dominante con il romanzo Di chi la colpa? (1845-47), lasciò la Russia e visse in vari Paesi, in contatto con M. Bakunin e altri rivoluzionari quali L. Blanc, L. Kossuth, G. Mazzini, G. Garibaldi. Dopo il 1848 intuì che in Russia avrebbe potuto svilupparsi un movimento rivoluzionario ancorato alle tradizioni del collettivismo agrario; per facilitarlo fondò a Londra (1854) il giornale Kolokol («La Campana») e la rivista Poljarnja zvezda («Stella polare»), che ebbero notevole influenza in patria. L’autobiografia Passato e pensieri (1867; trad. it. 1949), capolavoro letterario e testo fondamentale del populismo russo, è la vivida descrizione delle passioni di una generazione europea.

 

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Il passato e i pensieri (Byloe i dumy). Opera autobiografica del russo A. I. Herzen, scritta tra il 1852 e il 1857 con aggiunte successive; la prima parte fu pubblicata a Londra nel 1861 e il testo completo nel 1867. È insieme un compendio del pensiero dell'autore e l'evocazione di momenti amari e strazianti della sua vita sullo sfondo di avvenimenti e luoghi dell'Europa dalla campagna napoleonica di Russia del 1812 fino all'insurrezione polacca del 1863. Vasto panorama del mondo intellettuale e culturale del tempo, l'opera è inoltre una viva galleria di ritratti fra i quali appaiono anche Mazzini e Garibaldi.