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Dottrinario è una parola di uso politico.
Significato del termine
Il termine indica, in generale, chi si attiene rigidamente ai
princìpi della propria dottrina, prestando attenzione alla
teoria astrattamente presa più che alla pratica; in politica,
l'espressione viene ad indicare chi segue pedissequamente i
princìpi di una dottrina politica senza tener conto della
situazione concreta.
Il Partito dei Dottrinari: storia e ideologia
Nella storia politica ha maggiore rilevanza quello che viene
indicato con l'espressione Partito dei d. (fr. les Doctrinaires). Si
tratta di un partito monarchico-costituzionale francese, che sorge
con la restaurazione di Luigi XVIII.
Nonostante il ristretto numero dei suoi componenti, il Partito dei
dottrinari è eterogeneo; tuttavia in generale fonda la sua
ideologia su un costituzionalismo tendente a garantire l'ordine
pubblico e, dopo l'esperienza napoleonica, sull'avversione al
cosmopolitismo, e sostiene la Carta octroyèe del 1814.
Questa concede, tra l'altro, l'uguaglianza davanti alla legge; la
libertà di coscienza, di parola e di stampa; l'abolizione del
regime e dei diritti feudali; affida il potere esecutivo al re ed il
legislativo a due camere (una camera dei pari, di nomina regia e a
carattere ereditario, e una camera dei rappresentanti, eletti a
suffragio censitario), ma l'iniziativa legislativa è di
esclusiva competenza della corona.
I dottrinari dunque sostengono le principali conquiste della
rivoluzione francese, e su di esse vogliono costruire la nuova
nazione, contro le tendenze dell'estrema sinistra, costituita in
gran parte di uomini che, fedeli in passato al dispotismo
napoleonico, trovano poi insufficienti le libertà concesse
dalla Carta, e contro gli ultras della destra, che non ammettono
limitazioni all'autorità monarchica e aspirano a una totale
restaurazione dell'Ancien Régime.
I dottrinari si pongono come tecnici del regime costituzionale; non
si occupano del problema della sovranità, poiché la
considerano un attributo esclusivamente divino; si occupano invece
della società concepita come organismo, del riconoscimento da
parte della monarchia delle diverse funzioni sociali e delle loro
autonomie e libertà, della tutela dei diritti costituiti. In
tal modo vogliono conciliare la nuova Francia con il suo passato. Ma
dimostrano la scarsa aderenza alla realtà quando, fallita la
congiunzione tra il loro schema giuridico ideale e la monarchia dei
Borboni, non sanno creare un nuovo schema che si adatti alla
situazione.