Wikipedia
      
    Don Ferrante è il marito di donna Prassede nel romanzo I
    Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e riveste un ruolo secondario
    nello svolgimento della vicenda. Manzoni lo ritrae con i tipici
    caratteri dell'erudito secentesco, immerso nello studio morboso di
    qualsiasi disciplina, dalla storia alla scienza alla medicina alla
    filosofia.
    
    Tuttavia, vengono ironicamente sottolineati la sua profonda passione
    per studiosi oggi dimenticati e i pungenti giudizi verso quelli che
    oggi sono considerati i grandi capostipiti della filosofia; nella
    descrizione della sua grande biblioteca, appare più volte il
    nome del Cardano, e il nobiluomo considera Aristotele semplicemente
    "il filosofo" e il Machiavelli un "mariolo".
    
    È l'eroe della dottrina inutile e della logica formale; non
    ragiona, ma ritiene a memoria, è un paralitico della
    volontà e dell'intelligenza. Comico per la serietà con
    cui parla di corbellerie, è però rispettabile ed
    onesto per la sua fede nel sapere.
    
    Le sue principali passioni sono comunque l'astrologia e la
    cavalleria, inoltre in astrologia non possedeva solo nozioni
    generiche ma ne sapeva parlare a proposito. Infatti, pensa che tutti
    gli eventi sul mondo terreno siano causati dall'influenza degli
    astri e, quando si scatena il contagio della peste, non vi crede,
    formulando strane antitesi astrologiche e soprattutto filosofiche.
    Però, morirà proprio per questa causa, maledicendo le
    stelle "come un eroe di Metastasio".