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Anton Ivanovič Denikin (russo: Анто́н Ива́нович Дени́кин; Włocławek,
16 dicembre 1872 – Ann Arbor, 8 agosto 1947) è stato un
generale russo. Generale dell’esercito imperiale russo, è
stato uno dei principali leader militari dell'Armata Bianca durante
la guerra civile russa.
Biografia
Denikin nacque in quello che oggi è territorio polacco;
studiò all’Accademia militare di Kiev e combatté nella
guerra russo-giapponese del 1905. Allo scoppio della prima guerra
mondiale a Denikin venne affidato il distretto militare di Kiev. Nel
1916 gli fu affidato un ruolo operativo e condusse perciò le
sue truppe fino in Romania, nell’ultima compagna vittoriosa per la
Russia: l’offensiva Brusilov.
Dopo la Rivoluzione di febbraio e la caduta dello zar
appoggiò il tentativo di colpo di Stato del comandante Lavr
Georgievič Kornilov ma venne arrestato e incarcerato. In seguito
alla Rivoluzione d'ottobre Denikin e Kornilov fuggirono a
Novočerkassk, nel sud della Russia, e formarono un esercito di
volontari per combattere i bolscevichi.
Nell’aprile 1918 Kornilov venne ucciso nei pressi di Ekaterinodar e
Denikin assunse il comando degli anti-rivoluzionari ma venne
sconfitto nell’ottobre dell’anno seguente a Orël, 400 km a sud
di Mosca. In seguito alla sconfitta Denikin si recò in esilio
in Francia da dove continuò ad opporsi al regime sovietico.
In seguito allo scoppio della seconda guerra mondiale Denikin fu
costretto a lasciare Parigi occupata dai nazisti ma venne presto
catturato.
Dopo la fine della guerra, nel 1945, Denikin emigrò negli
Stati Uniti, a New York. Morì mentre si trovava in vacanza
nei pressi di Ann Arbor, Michigan. Fu sepolto con gli onori militari
a Detroit e successivamente trasferito nel cimitero di San Vladimiro
di Jackson, New Jersey.