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    Auguste Comte (Montpellier, 19
    gennaio 1798 – Parigi, 5 settembre 1857) è stato un filosofo
    e sociologo francese, considerato il padre del Positivismo.
    
    Discepolo di Henri de Saint-Simon, è generalmente considerato
    l'iniziatore del positivismo. Comte coniò il termine "fisica
    sociale" per indicare un nuovo campo di studi. Questa definizione
    era però utilizzata anche da alcuni altri intellettuali suoi
    rivali e così, per differenziare la propria disciplina,
    inventò la parola sociologia. Comte considerava questo campo
    disciplinare come un possibile terreno di produzione di conoscenza
    sociale basata su prove scientifiche. Volendo sbarazzarsi della
    metafisica, esalta quasi religiosamente la conoscenza scientifica
    che mira a osservare per conoscere senza apriorismi. Si richiama
    comunque a Kant e Leibniz affermando che nell'uomo esistono
    disposizioni mentali spontanee.
    
    Il libro che secondo la maggior parte degli storici segna l'inizio
    del Periodo positivista è il Corso di Filosofia Positiva.
    Negli ultimi anni Comte fondò una sorta di religione atea e
    scientifica, la Chiesa Positivista.
    
    La sua citazione «Ordine e progresso» figura sulla
    bandiera del Brasile (Ordem e progresso).
    
    Vita 
    
    Auguste Comte nasce a Montpellier nel 1798 da famiglia di sentimenti
    cattolici e monarchici. Nel 1814 entra all'Ecole polytecnique di
    Parigi e nel 1817 incontra il filosofo socialista Saint-Simon di cui
    divenne segretario e con il quale collaborò per sette anni.
    Nel 1822 pubblica Il piano dei lavori scientifici necessari per
    riorganizzare la società, dopo due anni romperà la
    collaborazione con Saint-Simon e successivamente nel 1826 inizia
    nella propria abitazione un corso di filosofia, sospeso per un
    disagio psicologico (depressione) - causato dai tradimenti della
    moglie, l'ex prostituta Caroline Massin - che lo tormenterà
    tutta la vita, inducendolo a tentare il suicidio (si gettò
    nella Senna ma fu ripescato da una guardia reale).
    Henri de Saint-Simon
    
    L'opera più celebre di Comte Corso di Filosofia positiva
    appare nel 1830, è il primo di sei volumi, i cui cinque
    volumi successivi verranno pubblicati tra il 1835 e il 1842.
    Nonostante il successo ottenuto dalla pubblicazione del primo
    volume, Comte, non ottiene nessun riconoscimento accademico. Nel
    1844 propone in occasione di un corso di astronomia popolare, una
    delle migliori sintesi del suo pensiero Il Discorso sullo spirito
    positivo, ma nello stesso anno perderà il posto di
    esaminatore riuscendo a vivere a stento grazie ai sussidi ottenuti
    da amici e discepoli. Dopo il fallimento del matrimonio, conosce
    Clothilde de Vaux, giovane sorella di un suo allievo, di cui si
    innamora, ma che morirà pochi mesi dopo; la vicenda
    accentuò il suo disagio psichico e ne influenzò il
    pensiero in senso mistico-religioso, senza che Comte tornasse alla
    religione tradizionale: nacque così la filosofia scientista
    del Catechismo positivista. Il filosofo tornò a vivere con la
    madre Rosalie Boyer, e adottò la sua domestica Sophie. Comte
    morì a 59 anni nel 1857, a causa di un'emorragia interna,
    lasciando incompiuta l'opera: Sistema soggettivo o sistema
    universale delle concezioni proprie dello stato normale
    dell'Umanità.
    
    
    Pensiero 
    
    La legge dei tre stadi filosofici 
    
    Nell'opera del 1824 Piano dei lavori scientifici necessari per
    riorganizzare la società Comte aveva formulato la legge dei
    tre stadi che riprenderà poi nel Corso di filosofia positiva.
    Comte considerava la sociologia come l'ultimo risultato di uno
    sviluppo di scienze, quali la biologia, la chimica, la fisica. Egli
    credeva che lo studio di tale disciplina avrebbe portato
    l'umanità ad uno stato di benessere, dato dalla comprensione
    e dalla conseguente capacità di controllo del comportamento
    umano. Comte si concentrò in particolare sul tentativo di
    ricostruzione della società francese, all'indomani degli
    sconvolgimenti provocati dalla Rivoluzione Francese. Per questo
    motivo mise a punto una teoria sull'evoluzione della società
    nella storia, che è anche evoluzione del pensiero, delle
    facoltà dell'uomo e della sua organizzazione di vita: con la
    legge dei tre stadi Comte prefigurava l'avvento dell'era positiva in
    cui la scienza avrebbe avuto un posto centrale nella vita degli
    uomini. La legge è articolata in tre fasi (ispirate alle tre
    età - degli dei, degli eroi, degli uomini - esposte dal Vico
    nella Scienza nuova) che riguardano sia lo sviluppo dell'individuo
    che quello dell'umanità intera:
    
        * Stadio teologico: chiamato anche età
    teologica o «fittizia», corrisponde al periodo
    dell'infanzia dell'umanità; nella quale la ricerca delle
    cause dei fenomeni viene attribuita ad esseri soprannaturali,
    dapprima ai feticci delle religioni animistiche poi a
    pluralità di divinità (politeista) e alla fine
    all'unico Dio (monoteista).
          Questa è l'età
    dell'immaginazione in cui gli uomini sono sottoposti a regimi come
    il Papato, che detiene il potere spirituale, e la casta militare,
    che detiene quello temporale (es. Medioevo).
    
        * Stadio metafisico: chiamato anche età
    metafisica o «astratta», corrisponde al periodo
    dell'adolescenza o giovinezza del pensiero; in cui gli agenti
    soprannaturali sono rimpiazzati da forze astratte: la
    «Natura» di Spinoza, il «Dio geometra» di
    Cartesio, la «Materia» di Diderot e d'Holbach, la
    «Ragione» dell'intero Illuminismo, l' Orologiaio -
    Grande Architetto di Voltaire e della Massoneria.
          Questa epoca è un'evoluzione
    rispetto al pensiero antropomorfico anteriore ed anche sul piano
    politico porta ad una maggiore consapevolezza degli uomini, con
    libertà di coscienza e sovranità popolare. Ma il
    pensiero resta prigioniero dei concetti filosofici astratti e
    universali. Si rapporta la realtà a dei principi primi.
    È il «Metodo del filosofo».
    
        * Stadio positivo: chiamato anche età
    positiva, è descritto come «lo stato virile della
    nostra intelligenza», esso comporta lo sviluppo della
    filosofia positiva. In questa fase, l'uomo smette di sognare: la
    ragione non divaga più, bensì viene finalizzata alla
    prassi.
    
    Quindi lo spirito positivo rigetta la ricerca del
    «perché ultimo» delle cose per considerare i
    fatti, «le loro leggi effettive, cioè le loro relazioni
    immutabili di successione e somiglianza» (Corso, I). Il
    ricorso ai fatti, alla sperimentazione, alla prova della
    realtà, è ciò che ci permette di uscire dai
    discorsi speculativi e dalla ricerca dell'assoluto, accettando i
    limiti connaturati alla ragione e quindi la relatività della
    conoscenza. È il primo principio del positivismo.
    Allorché lo spirito metafisico ricorre a dei concetti eterni
    e universali che non sottomette alla realtà, lo spirito
    positivo confronta le ipotesi al mondo reale. Questo stato è
    quello ancora da realizzare e a cui tendere, regolato da leggi
    universali e costanti e con una società industriale
    organizzata razionalmente, in cui il potere spirituale è
    nelle mani di scienziati e tecnocrati, mentre quello temporale nelle
    mani degli industriali.
    
    Il fatto descritto da Comte venne letto in due modi, il primo
    (prevalente), lo identifica come dato della scienza, quindi come
    certezza indipendente da ogni trasformazione umana (determinismo);
    un'altra lettura, più critica, preferì guardare ad
    esso in termini critico-empirici, affidando alle capacità
    dell'uomo l'adozione di un metodo sperimentale per controllare i
    fatti.
    
    Comte individua 5 significati diversi del termine positivo, i quali
    concorrono tutti a definire il carattere della nuova concezione
    filosofica; positivo può significare:
    
        * Reale, cioè l'ambito di conoscenza umana
    in opposizione al chimerico ricercare essenze ultime della
    metafisica.
        * Utile, la ricerca deve esser finalizzata,
    invece che all'astratta speculazione, al miglioramento concreto
    delle condizioni umane.
        * Certo, in opposizione all'indecisione e ai
    dubbi esistenziali. Un sapere, quindi, ben saldo entro i propri
    limiti.
        * Preciso, cioè determinante il proprio
    oggetto, in contrasto con il vago del pensiero e del linguaggio
    teologico-metafisico.
        * Costruttivo, a differenza della
    negatività distruttiva dell'illuminismo che si limitava alla
    critica.
    
    La classificazione delle scienze 
    
    Ogni scienza per poter esser ritenuta tale deve giungere allo stato
    positivo. Tale meta viene raggiunta seguendo un criterio preciso: il
    "principio della complessità crescente e della
    semplicità decrescente". Comte vuol dimostrare con questa
    classificazione che il pensiero positivo, che si è sviluppato
    dapprima nelle materie semplici, prima o poi dovrà
    necessariamente estendersi ad altre materie quali la politica,
    giungendo così alla nascita di una scienza positiva della
    società, la sociologia. Il filosofo propone inoltre un nome
    di un personaggio celebre per ogni scienza (tranne che per la
    biologia). In base al criterio di
    semplicità/generalità la classificazione è la
    seguente: astronomia, fisica, chimica, biologia e sociologia.
    
    Astronomia (o fisica celeste), fisica e chimica hanno per oggetto la
    materia inorganica, meno complessa e più generale di quella
    organica, esse sono anche dette discipline sintetiche o analitiche.
    L'Astronomia riguarda solo il movimento matematico degli astri: il
    nome proposto per questa scienza è Niccolò Copernico;
    la fisica, il movimento meccanico dei corpi e la chimica studiano la
    composizione degli elementi e le loro relazioni: il nome proposto da
    Comte per questa scienza è Galileo Galilei; infine vi
    è la chimica classica: il nome di personaggio celebre
    proposto dal filosofo per questa scienza è quello di
    Antoine-Laurent de Lavoisier. A questa prima distinzione seguono poi
    le scienze che hanno per oggetto la materia organica. La biologia (o
    fisica organica) la quale si occupa delle strutture e del movimento
    degli organismi naturali e infine la sociologia (o fisica sociale)
    che studia invece gli organismi sociali ed è una dottrina in
    grado di affiancarsi alle altre scienze esplicative: Comte fa
    riferimento a lui stesso riguardo a questa nuova scienza.
    
    Dalla sua classificazione Comte esclude però quattro
    discipline:
    
        * la matematica, la quale, lungi dal non essere
    una disciplina, è la scienza fondamentale poiché
    costituisce la metodologia che consente a tutte le altre discipline
    di conseguire la positività. È il massimo grado
    semplice e generale.
        * la psicologia, regola base del positivismo
    è «non si può aver scienza se non di
    fatti» Poiché l'osservatore e l'organo osservato
    coincidono, non è possibile avere osservazione dei fenomeni
    intellettuali in atto, per cui ritenendo impossibile la descrizione
    dei processi mentali e della psiche come indipendenti dai fatti
    fisiologici o da quelli sociali, Comte, riconduce la psicologia o
    alla biologia o alla sociologia.
        * la filosofia, anch'essa non ha collocazione
    all'interno della classificazione delle scienze poiché non ha
    un oggetto proprio, bensì ha l'importantissima funzione di
    coordinare le varie discipline studiandone relazioni e principi
    comuni. La filosofia fornisce, oltre alla classificazione stessa
    delle scienze, il «sistema generale delle idee».
        * la logica, perché secondo Comte essa non
    può esistere a livello di pura astrazione teorica, ma si
    inserisce in maniera metodicamente concreta nello sviluppo di ogni
    ambito conoscitivo.[2]
    
    La sociologia, scienza dell'umanità 
    
    La riorganizzazione sociale sulle basi del sapere positivo, tradotto
    in pratica, resta quindi sempre meta di Comte. A tale scopo è
    indirizzata la sociologia. Essendo al vertice della classificazione
    delle scienze, è la disciplina più complessa ed
    è l'unica a non aver ancora conseguito pienamente lo stadio
    positivo, questo è per Comte il compito morale, intellettuale
    e politico più importante del suo tempo. Alla costruzione
    della sociologia Comte dedica il Corso di filosofia positiva. Tale
    fisica sociale si divide in due branche, nella realtà
    inscindibili:
    
        * statica, la quale ha per oggetto le strutture
    permanenti nella società e quindi si basa sul concetto di
    ordine.
        * dinamica, la quale ha per oggetto le
    trasformazioni nel tempo e quindi si basa sul concetto di progresso.
    
    Ordine e progresso quindi proseguono di pari passo, il progresso
    mira all'ordine e l'ordine è finalizzato al progresso. Tale
    teoria, per Comte, fornisce una conciliazione tra le dottrine
    reazionarie (dottrina dei re) e quelle rivoluzionarie (dottrina dei
    popoli)
    
    Come tutti i sociologi, Comte inizia le sue riflessioni studiando la
    società del suo tempo. La crisi del suo tempo secondo lui era
    determinata da ciò: un certo tipo di società (ancien
    régime), definita teologica e militare, sta per scomparire,
    mentre un altro tipo di società, scientifica e industriale,
    sta per nascere e sostituirsi all'esistente. Comte quindi fa proprie
    le posizioni del maestro Saint-Simon ma ritiene che l'auspicato
    passaggio alla costruenda società industriale richieda una
    riorganizzazione culturale e scientifica che tenga conto del
    processo storico attraverso cui le scienze raggiungono lo stato
    positivo (cioè la loro definitiva validità
    epistemologica). Comte riprende il concetto di Montesquieu sul
    determinismo dei fenomeni storici e sociali e collegandolo con
    l'idea del progresso di Condorcet.[4] Ricostruendo lo sviluppo della
    società propone una vera e propria filosofia della storia
    scandita in tre momenti che rispecchiano la legge dei tre stadi:
    
        * epoca teologica, in cui vige una società
    teologico-militare (medievale), fondata sul potere spirituale della
    Chiesa cattolica e perpetuata da preti e teologi, che si occupano
    degli aspetti spirituali della società, mentre il potere
    temporale è affidato ai guerrieri. La guerra quindi è
    considerata necessaria e ha come fine la conquista.
        * epoca metafisica, è uno stadio
    intermedio, di transizione, con un carattere critico.
        * epoca positiva, sede della nuova
    società, quella che per Comte stava affiorando in quegli
    anni, in cui il potere spirituale e intellettuale sarà in
    mano ai sociologi e agli scienziati mentre quello temporale
    sarà prerogativa degli industriali. Questa nuova
    società non sarà più finalizzata alla conquista
    bensì alla produzione industriale.
    
    Quindi, per Comte, la società si evolverà
    inevitabilmente, e la storia dell'umanità percorrerà
    la via del progresso. Questo progresso è inevitabile,
    può solo essere rallentato o accelerato, ed è compito
    dei sociologi accelerarlo, affinché la crisi del genere umano
    finisca una volte per tutte.
    
    La "religione" positivista 
    
    Il Comte maturo, rielaborando alcune concezioni mistiche ed ideali
    del romanticismo (de Maistre, Mazzini, Hegel, ecc.), le spoglia
    dalla derivazione religiosa e cristiana fondendole con la visione
    illuminista, per costruire una sorta di religione laicista e
    scientista (in senso buono ovviamente). Nel Calendario positivista e
    nel Catechismo positivista, il filosofo francese traspone gli
    elementi dottrinali, liturgici ed etici della Chiesa nella sua nuova
    religione dell'umanità di cui il sociologo, l'intellettuale
    positivista e lo scienziato sono i nuovi sacerdoti. Qua Comte si
    allontana dal liberalismo dell'individuo del collega John Stuart
    Mill, pur mantendendo un'impronta utilitaristica, per avvicinarsi ad
    una concezione di Essere Supremo-Umanità, che ricorda
    vagamente il Leviatano di Hobbes e lo Stato di Hegel, il Grand Etre
    (Grande Essere), un concetto derivato da quello del Culto della
    Ragione e dell'Essere Supremo di Robespierre. La triade positivista,
    oltre al Grande Essere (l'Umanità), è composta dal
    Grande Feticcio (la Terra) e dal Grande Ambiente (lo Spazio).
    L'aldilà era visto come la sopravvivenza nella celebrazione e
    nel ricordo, anche se furono proprio alcuni seguaci di Comte a
    indagare scientificamente per primi su fantasmi e reincarnazione,
    fondando pseudoscienze come lo spiritismo. Anziché sopprimere
    la religione, come vorrebbero Marx e Stirner, l'ateo Comte ne
    inventa una che veneri l'Uomo: al culto dei santi sostituisce quello
    degli eroi laici della storia scientifica e civile. Comte propose
    un'alleanza temporanea ai gesuiti, da questi rifiutata. A Parigi
    esiste ancora una cappella positivista in funzione, mentre in
    Brasile è tuttora attiva una Chiesa Positivista, con alcuni
    templi. Alcuni sono convinti che Comte fosse preda di un forte
    disagio psichico, dovuto alla morte della donna amata, che avrebbe
    cercato di colmare con questi ideali ritenuti stravaganti, ma che
    furono la base di alcune cosiddette "religioni dell'uomo"
    successive, anche nell'ambito dell'umanismo stesso.
    
    La nascita della sociologia 
    
    È spesso attribuita a Comte la nascita della moderna scienza
    sociale. Numerosi volumi di Storia del pensiero sociologico
    cominciano la loro trattazione da questo autore. Nondimeno il primo
    pensatore moderno che ragionò in termini "sociologici" fu
    Montesquieu, ben 100 anni prima. Fu però Comte a coniare il
    nome per questa nuova scienza che inizialmente egli chiamò
    "Fisica Sociale"; questo termine fu tuttavia utilizzato
    inconsapevolmente da Adolphe Quetelet nel 1835 per indicare
    l'importanza dell'uomo medio come trascinatore della società
    e l'uniformità del sistema sociale. Le idee di Comte erano
    molto diverse, egli vedeva l'élite nelle vesti di
    traghettatrice dell'umanità. Così decise di coniare il
    termine "sociologia" per differenziarsi dal pensatore belga.
    
    Opere 
    
        * Piano dei lavori scientifici necessari per
    riorganizzare la società, 1822, ristampato nel 1824 col
    titolo Politica positiva.
        * Corso di filosofia positiva, 1830-1842.
        * Discorso sullo spirito positivo, 1844.
        * Calendario positivista, 1849.
        * Discorso sull'insieme del positivismo.
        * Sistema di politica positiva, 1851-1854.
        * Catechismo positivista, 1852.
        * Appello ai conservatori, 1855.
        * Sistema soggettivo o sistema universale delle
    concezioni proprie dello stato normale dell'Umanità,
    1856-1857.
        * Lettere di Comte a John Stuart Mill, 1877.