Rerum novarum

Wikipedia

Il Magistero sociale della Chiesa non è cosa recente, ma è stata una preoccupazione costante fin dall'epoca dei Padri della Chiesa e poi del Medioevo (si pensi per esempio alla proibizione dell'usura, alla creazione dei Monti frumentari e di pietà , ed al pauperismo), o anche alla dottrina agostiniana del De civitate Dei e a parte del pensiero di San Tommaso d'Aquino.

Il Magistero sociale non prende in considerazione tanto e solo i problemi economici, ma più in generale i problemi della società  nel suo complesso considerata, di cui quelli economici sono soltanto una parte.

La dottrina sociale spesso viene ricollegata nella sua genesi all'enciclica Rerum Novarum (1891) di Papa Leone XIII.

All'epoca, il movimento cattolico era diviso in varie correnti sull'atteggiamento da tenere nei confronti del capitalismo avanzante: c'era chi voleva un avvicinamento al movimento socialista, per tentare di mediare sull'ateismo professato dai marxisti. Altri auspicavano una sostanziale benedizione del progresso, del commercio, e del "laissez faire". Una corrente molto importante era inoltre rappresentata dai corporativisti, che volevano un ritorno alle istituzioni economiche medievali, allo scopo di ricomporre la tensione sociale.

L'originalità  dell'enciclica risiede nella sua mediazione: il Papa, ponendosi esattamente a metà  strada fra le parti, ammonisce la classe operaia di non dar sfogo alla propria rabbia attraverso le idee di rivoluzione, di invidia ed odio verso i più ricchi, e chiede ai padroni di mitigare gli atteggiamenti verso i dipendenti e di abbandonare lo schiavismo cui erano sottoposti gli operai. Il Papa, inoltre, auspica che fra le parti sociali possa nascere armonia e accordo nella questione sociale. Ammette per la difesa dei diritti dei lavoratori le associazioni «sia di soli operai sia miste di operai e padroni». Invita anzi gli operai cristiani a formare proprie società  piuttosto che aderire ad un'«organizzazione contraria allo spirito cristiano e al bene pubblico».

L'enciclica esprime una condanna nei confronti del socialismo, della teoria della lotta di classe, della massoneria, preferendo che la questione sociale venga risolta dall'azione combinata di Chiesa, Stato, impiegati e datori di lavoro.