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Mario Camis (Venezia, 31 maggio 1878 – Bologna, 28 agosto 1946)
è stato un fisiologo e presbitero italiano. Nato in una
famiglia di religione israelita, convertito al cattolicesimo in
giovane età, dopo essere stato allontanato
dall'università a causa delle leggi razziali fasciste,
entrò nell'ordine domenicano.
Biografia
Mario Camis fu un illustre neurofisiologo. Dopo la laurea in
medicina, conseguito all'Università di Roma nel 1902, nel
1905 entrò all'Istituto di Fisiologia dell'Università
di Pisa dove fu allievo di Vittorio Aducco. Camis ebbe altri maestri
illustri, tra cui Pietro Albertoni, Luigi Luciani, Amedeo Herlitzka,
Friedrich Kiesow, John Newport Langley, e soprattutto Charles Scott
Sherrington, Premio Nobel per la medicina nel 1932.
Camis si dedicò alla neurofisiologia in seguito all'incontro
con Sherrington, da cui si era recato per studiare gli effetti degli
elettroliti sulla curva di dissociazione dell'emoglobina.
Indirizzò dapprima le sue ricerche al sistema vestibolare.
Nel 1908 scoprì il fenomeno dell'occlusione nel riflesso
spinale, e cioè che la stimolazione massimale contemporanea
di due radici nervose determina una contrazione muscolare minore di
quella prevista se si sommano le intensità delle contrazioni
ottenibili singolarmente; Camis spiegò il fenomeno con la
convergenza su motoneuroni in comune.
Gli studi in ambito neurofisiologico lo portarono alla direzione
dell'Istituto di Fisiologia dell'Università Nazionale di La
Plata, in Argentina, dove rimase fino alla prima guerra mondiale.
Tornato in Italia, divenne professore ordinario di Fisiologia
generale dapprima a Bari (1925) e successivamente all'Parma, dove
ebbe fra i suoi allievi Giuseppe Moruzzi e fu magnifico rettore; nel
1936 ottenne infine la cattedra all'Università di Bologna.
La sua carriera di docente e di ricercatore venne interrotta dalle
leggi razziali fasciste: nato in una famiglia di religione ebraica,
Camis nel 1938 venne radiato dai ranghi accademici e dall'Accademia
Nazionale dei Lincei. In gioventù si era convertito al
cattolicesimo ed era diventato un cattolico molto devoto (era
terziario francescano). Nel 1938 divenne ordine domenicano e, col
nome di padre Alberto, nel 1939 partì in missione per le
Filippine dove si dedicò alla medicina e all'insegnamento.
Nel 1940 fu ordinato sacerdote. Terminata la guerra, nel 1945 Camis
fu reintegrato all'Accademia Nazionale dei Lincei; tuttavia il 4
gennaio 1946 la commissione di epurazione, presieduta da Benedetto
Croce e da Vincenzo Rivera, lo dichiarò decaduto assieme ad
altri due grandi scienziati israeliti, i fisiologi Tullio Terni e
Carlo Foà, con l'accusa di filofascismo[5]. L'accusa era
stata motivata dal fatto che, immediatamente dopo l'espulsione
dall'università a causa delle leggi razziali, Camis aveva
chiesto ospitalità al suo collega Raffaele Paolucci, il quale
era anche vicepresidente della Camera dei fasci e delle
corporazioni[6].