Q 6 §88 Stato
gendarme ‑ guardiano notturno, ecc. È da meditare
questo argomento: la concezione dello Stato gendarme ‑ guardiano
notturno, ecc. (a parte la specificazione di carattere polemico:
gendarme, guardiano notturno, ecc.) non è poi la concezione
dello Stato che sola superi le estreme fasi
«corporative‑economiche»? Siamo sempre nel terreno
della identificazione di Stato e Governo, identificazione che
appunto è un ripresentarsi della forma
corporativa‑economica, cioè della confusione tra
società civile e società politica, poiché
è da notare che nella nozione generale di Stato entrano
elementi che sono da riportare alla nozione di società
civile (nel senso, si potrebbe dire, che Stato = società
politica + società civile, cioè egemonia corazzata
di coercizione). In una dottrina dello Stato che concepisca questo
come possibile tendenzialmente di esaurimento e di risoluzione
della società regolata, l’argomento è fondamentale.
L’elemento Stato‑coercizione si può immaginare esaurentesi
mano a mano che si affermano elementi sempre più cospicui
di società regolata (o Stato etico o società
civile).
Le espressioni di Stato etico o di società civile
verrebbero a significare che quest’«immagine» di Stato
senza Stato era presente ai maggiori scienziati della politica e
del diritto in quanto si ponevano nel terreno della pura scienza
(= pura utopia, in quanto basata sul presupposto che tutti gli
uomini sono realmente uguali e quindi ugualmente ragionevoli e
morali, cioè passibili di accettare la legge
spontaneamente, liberamente e non per coercizione, come imposta da
altra classe, come cosa esterna alla coscienza). Occorre ricordare
che l’espressione di guardiano notturno per lo Stato liberale
è di Lassalle, cioè di uno statalista dogmatico e
non dialettico. (Cfr bene la dottrina di Lassalle su questo punto
e sullo Stato in generale, in contrasto col marxismo).
Nella dottrina dello Stato-società regolata, da una fase in cui Stato sarà uguale Governo, e Stato si identificherà con società civile, si dovrà passare a una fase di Stato ‑ guardiano notturno, cioè di una organizzazione coercitiva che tutelerà lo sviluppo degli elementi di società regolata in continuo incremento, e pertanto riducente gradatamente i suoi interventi autoritari e coattivi. Né ciò può far pensare a un nuovo «liberalismo», sebbene sia per essere l’inizio di un’era di libertà organica.