BUSTICO, Guido
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DBI
di Marina Guglielmi - Clara Gabanizza
Nato a Pavia il 25 genn. 1876 da Giuseppe e da Giovanna Gandullia,
laureato in lettere, fu dapprima insegnante, e con S. De Dominicis
direttore (1901)della Riv. pedagogica italiana; dal 1907 fu
bibliotecario della Bibl. universitaria di Genova, poi dal 1918 al
1930 direttore della civica Biblioteca Negroni di Novara, infine di
nuovo insegnante presso l'istituto Q. Sella di Torino. Fecondo
saggista specialmente di storia letteraria, di pedagogia, di
bibliografia e di storia del teatro, ad utili contributi e strumenti
di lavoro affiancò scritti tipici dei limiti del tardo
positivismo.
Il B. morì a Torino il 25 ottobre del 1942.
Dopo l'iniziale saggio sul Romanzo italiano nel secolo XIX (Massa
1897), pubblicò alcuni contributi sul Leopardi (Saggio di una
iconografia leopardiana, Messina 1898; Il sentimento della gloria in
G. Leopardi, Pavia 1898; Il primo soggiorno del Leopardi a Roma,
estr. da Il Torrazzo, Gemona 1902; G. Leopardi a Milano, estr. da
Helios, Castelvetrano 1904).
Maggiore il numero e la consistenza dei contributi nati dal suo
contatto con le istituzioni scolastiche e le questioni pedagogiche.
Si possono ricordare gli articoli sul problema dell'alfabetizzazione
in Italia e l'introduzione dell'obbligo scolastico (La legge Coppino
e l'obbligo scolastico, in Riv. ligure di scienze,lettere ed arti,
aprile 1906; La legge Casati e l'obbligo scolastico, estr. da L'Eco
del Baldo, Riva 1905); gli articoli su pedagogisti (Le dottrine
pedagogiche del Condorcet, in Sentinella bresciana, 3 marzo 1906; Un
pedagogista svizzero: C. O. Hunzinger, in Riv. pedagog., IV [1911];
G. Herder pedagogista,ibid.; Un precursore dell'educazione fisica
dell'età del Rinascimento: A. Scaino, in Atti dell'Accad.
degli Agiati di Rovereto, s. 3, XVII (1911), pp. 277-283; gli
articoli sulla scuola popolare (da La scuola popolare in Russia, in
La provincia pavese, 10-11 luglio 1903; a Le scuole di mutuo
insegnamento a Milano e a Brescia, in La Perseveranza, 12 genn.
1917; a La civica scuola complementare di commercio di Novara,
Novara 1924; ed a Le origini degli asili d'infanzia a Novara,
Firenze 1927).
L'interesse del B. si concentrò anche sulla psicologia
infantile, e in particolare sullo sviluppo del senso estetico nei
fanciulli e sulle attività che di esso sono una
manifestazione. Si veda il saggio Il sentimento estetico e l'arte
nell'infanzia (Perugia 1904): lo sviluppo delle sensazioni estetiche
è collocato nel processo evolutivo, e l'atavismo e
l'eredità fisiopsicologica sarebbero per il B. una delle
chiavi di comprensione del fatto psichico dell'infanzia. Dopo aver
individuato le manifestazioni del senso estetico nel gioco, nella
musica, nell'abbigliamento e nel "saper porgere", gli nasce il
problema di come il senso estetico nei bambini possa avere una
applicazione pedagogica, e qui riconosce l'insufficienza delle
scienze ausiliarie, in particolare della psicologia infantile, che
sola può indicare il metodo pedagogico per indirizzare i
bambini secondo le loro inclinazioni e i loro bisogni, come afferma
il Fröbel. Da questo interesse sul senso estetico nell'infanzia
nascono altri lavori, come Le condizioni attuali della pedagogia
artistica (in Riv. pedagogica, novembre 1907), Giochi e balocchi
nell'educazione infantile (ibid., gennaio 1908), Il ministro Credaro
e la pedagogia artistica (ibid., febbraio 1911), Svolgimento storico
degli studi sull'infanzia (in L'igiene e la scuola, Genova
1919).Tipica espressione della cultura positivistica del B. è
il saggio sul Concetto del progresso nella storia (in Vico, Comte,
Condorcet, Kant: estr. dagli Atti e Rendiconti dell'Accad. dafnica
di Acireale, s.2, IV [1914-1915], p. 149). Vanno ancora ricordati i
tre saggi su G. Scalvini (in Riv. d'Italia, giugno 1916; in I
cospiratori bresciani nel primo centenario..., Brescia 1932; in
Icospiratori bresciani del '21, Brescia 1924), e quello su Il primo
periodo del giornalismo ossolano, 1849-1864, in Bollett. stor. per
la prov. di Novara, I[1918], pp. 35-39.
Un posto a sé occupa la numerosa serie di utili contributi
per la storia della vita teatrale. Oltre la nota bibliografia
generale della cronistoria del teatro lirico nelle città
italiane (Il teatro musicale italiano, Domodossola 1916; poi Roma
1924; poi Bibliogr. delle storie e cronistorie dei teatri ital.,
Milano 1929), si possono ricordare: Iteatri musicali di Pavia, Pavia
1903-1904, con la storia del Fraschini; Un musicista salodiano del
sec. XVIII: Ferdinando Bertoni, Salò 1909; Il
3ºcentenario della morte di Gasparo da Salò (con append.
bibliogr.), Salò 1909; Il teatro musicale ital., Domodossola
1913; Un musicista massese: Pier Alessandro Guglielmi, Barga 1916;
Note per la storia del teatro Homodei di Pavia, Pavia 1917; Saverio
Mercadante in Novara durante il periodo napoleonico, Roma 1920;
Saverio Mercadante a Novara, Torino 1921; Il teatro vecchio di
Novara, 1779-1873, Novara 1922; L'ultimo maestro di cappella del
Duomo di Novara, Novara 1923; Drammi,cantate,intermezzi musicali di
Carlo Goldoni, Firenze 1925; Biografia di un musicista novarese,Vito
Fedeli, Vercelli 1925; Bibliografia del '700 - Collezionedi manuali
bibliografici e guide di lettura, Milano 1930; Bibliografia del
'600, Milano 1931.
Si possono da ultimo ricordare i volumi sul Monti (La vita e le
opere di V. Monti, Milano 1928; Iconografia di V. Monti, Roma 1932;
V. Monti. Poesie, Torino 1934), le opere di carattere bibliografico
sul Monti (Firenze 1924), sull'Alfieri (Firenze 1927), sul Parini
(Firenze 1929), le sue opere filosofiche sul concetto di progresso
in Marx (Rovereto 1905), in Turgot (Lugano 1906), in Pagano e
Condorcet (Genova 1906), in Vico (ibid. 1906), alcuni scritti
risorgimentali (Nicolò Tommaseo giornalista, Roma 1907;
Giornali e giornalisti del Risorgimento, Milano 1924).