Brunschvicg Léon 
    
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    Dizionario di filosofia (2009)
    
    Filosofo francese (Parigi 1869- Aix-les-Bains 1944). Fondatore e
    direttore della Revue de métaphysique et de morale, prof.
    alla Sorbona (1909), editore delle Oeuvres complètes di
    Pascal (1904-14), è stato uno dei maggiori esponenti del
    pensiero francese nella prima metà del Novecento. 
La
    posizione di B. si può considerare un idealismo critico o
    criticismo orientato storicisticamente con prevalenti interessi
    epistemologici. Rifiutata la tradizionale impostazione gnoseologica
    e il problema dell’adeguazione soggetto-oggetto, la filosofia
    è concepita da B. come attività intellettuale che
    prende a oggetto sé stessa, garantendo così una
    conoscenza integrale. Soggetto e oggetto sono considerati infatti
    come termini di un unico processo. 
In base a questo modo d’intendere
    la filosofia, B. ha tentato di delineare le tappe sia della ricerca
    matematica e fisica, sia delle attività intellettuali umane,
    come storia d’idee, evolversi della riflessione critica, di una
    ragione cioè che continuamente si adatta nel sistema aperto
    del sapere, alle esigenze poste dall’esperienza. Il medesimo
    principio critico indirizza le ricerche di B. anche nel campo
    religioso e morale. Notevoli gli studi su Spinoza e Pascal. 
    
    Tra i suoi scritti: La modalité du jugement (1897);
    Introduction à la vie de l’esprit (1900); L’idéalisme
    contemporain (1905); Les étapes de la philosophie
    mathématique (1912); L’expérience humaine et la
    causalité physique (1922); Le progrès de la conscience
    dans la philosophie occidentale (1927); De la connaissance de soi
    (1931); La raison et la religion (1939).