Boulangismo
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[sec. XIX; dal nome del generale Boulanger]. Movimento politico
francese che si prefiggeva di abbattere il regime della Terza
Repubblica, attraverso un colpo di stato militare guidato dal
generale Boulanger. Questi tra il 1885 e il 1889, avvalendosi della
popolarità acquisita come valoroso combattente e del favore
di cui godeva presso i soldati per le riforme del regolamento
militare da lui introdotte, trovò larghi consensi alla
propria ascesa politica in numerosi settori dell'opinione pubblica.
Una coalizione eterogenea di partiti lo aveva scelto come
vessillifero di un auspicato rinnovamento della classe dirigente
francese. Lo sostenevano repubblicani, come Clemenceau, delusi
dell'opportunismo degli uomini di governo, nazionalisti della Lega
dei patrioti, monarchici, che sognavano una restaurazione realista
per Filippo VII, e persino bonapartisti nostalgici. Tale accordo fra
forze profondamente diverse spiega il significato del tentativo
boulangista: espressione di uno stato di insoddisfazione verso un
sistema di governo incapace di scelte politiche precise, minato
dall'instabilità e dal moltiplicarsi degli scandali, sullo
sfondo del primo espansionismo coloniale, che creava una spinta
nazionalista e militarista all'interno del Paese, di fronte alla
quale sembrava sgretolarsi il debole apparato di potere
repubblicano. Per Boulanger le elezioni del 1889 ebbero quasi la
portata di un plebiscito, ma al momento dell'azione il generale non
si rivelò all'altezza di un aspirante dittatore e, al primo
tentativo di resistenza del governo, fuggì in Belgio. Il
movimento si vanificò nel giro di pochissimo tempo, mentre la
Terza Repubblica si consolidava per l'adesione delle masse
cattoliche, favorita da Leone XIII.