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Giuseppe Balsamo (Joseph Balsamo) è il primo romanzo del
Ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione di Alexandre Dumas
padre, scritto nel 1848.
Gli altri romanzi che seguiranno, nello stesso ciclo, sono La
collana della regina, Ange Pitou, La contessa di Charny e Il
cavaliere di Maison-Rouge.
Trama
Il romanzo inizia con l'arrivo in Francia di Maria Antonietta
d'Asburgo-Lorena come promessa sposa del "delfino", il futuro re
Luigi XVI, e il suo incontro con Giuseppe Balsamo, conte di
Cagliostro, un misterioso personaggio che si pone tra il mago, lo
scienziato e il ricco gentiluomo, che predice a Maria Antonietta un
terribile destino.
Tutto il libro si alterna fra le vicende di Cagliostro, che insegue
il sogno del suo maestro, la vita eterna, e la giovane moglie di cui
è innamorato e che è completamente soggiogata a lui,
la bella Lorenza Feliciani; la giovane e timida Andreina di
Taverney, giovane nobildonna di provincia che diverrà
cameriera, amica e confidente di Maria Antonietta, che
s'innamorerà del suo amante, il conte di Charny, e che
verrà costretta a sposarlo per salvare l'onore della regina;
il dottor Gilbert, che da giovane non saprà resistere alla
tentazione di approfittare di un sonno magnetico indotto da Balsamo
alla bella Andreina, e che passerà il resto della propria
vita dedicandosi alla teoria politica della riforma prima e della
rivoluzione poi.
Temi
Già da questo libro si evince un senso di tragedia imminente,
che culminerà con il racconto della rivoluzione francese
descritto in Ange Pitou e con il terribile periodo del terrore in
cui si ambientano gli ultimi due romanzi del ciclo; la prosa
canzonatoria e leggera de I tre moschettieri è qui sostituita
da una serietà greve e rispettosa della maestà caduta,
senza, peraltro, perdere la capacità di creare personaggi
poliedrici ed originali.