Anticlericalismo

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Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa impersonata dal suo clero.

L’a. assunse grande importanza politica nel sec. 19°. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del secolo seguente, fu potenziato e nutrito dai postulati del positivismo, e si configurò come azione contro la Chiesa cattolica, sia nel campo politico, come opposizione a governi cattolici o sostegno, per es. in Italia e talora in Francia, di governi laicisti, sia, nel campo speculativo, come battaglia contro posizioni considerate negazione della libertà individuale del pensiero.

Dizionario di Storia (2010)

 Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un Paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una determinata Chiesa impersonata dal suo clero. Pur opponendosi all’ingerenza nel campo dell’azione civile e della libertà di pensiero, l’a. non comporta necessariamente professione di ateismo o una condanna della religione in sé. L’a. propriamente detto è quello del sec. 19°, quando assunse grande importanza politica. Preparato dall’ideologia dei libertini del sec. 17° e da quella illuministica del sec. 18°, si configurò essenzialmente come azione contro la Chiesa cattolica sia nel campo politico, come opposizione a governi cattolici o sostegno a governi laicisti, sia come battaglia contro posizioni considerate negazione della libertà individuale del pensiero.