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Scrittore (Milano 1896 - Napoli 1961). Condirettore, dal 1928 al
1934, dell'Italia letteraria; direttore (1946-1948) della rinnovata
Fiera letteraria e, dal 1952, della rivista L'approdo letterario,
collaboratore di numerosi giornali (fra cui La Stampa) e riviste,
ideò e fondò (1958) la Comunità europea degli
scrittori. Nei suoi racconti, viaggi e "paesaggi con figure" (Il
giorno del giudizio, 1927; Il buon veliero, 1930; Amici di strada,
1935; Il generale in esilio, 1938; Donata, 1941; Vecchio continente,
1942; L'Italia felice, 1947; La memoria, 1949; Giobbe uomo solo,
1955; L'anatra alla normanna, 1957; ecc.) mirò soprattutto a
creare, tramite la memoria, "aure poetiche", "miti e fantasie": dove
modi cari al romanticismo lombardo si conciliano, spesso
felicemente, con le esperienze stilistiche della Ronda.
Pubblicò anche varî volumi di saggistica e polemica
letteraria (Scrittori d'Europa, 1928; Le carte parlanti, 1941; Un
europeo d'Italia, 1951; L'uso della parola, 1958; I grandi ospiti,
1960; Tutta l'Europa, 1961; ecc.), nei quali fra l'altro venne
sempre meglio chiarendo una sua visione dell'unità culturale
e spirituale dell'Europa. Postumo: Gli Italiani sono onesti (1968).