Q 8 § 91

1 L'interesse di Gramsci per questi documenti di Federico Confalonieri traspare anche in una lettera a Tania del 23 maggio 1932: «Se ti capita di scrivere a Piero [Sraffa] riferiscigli che in un brano di un capitolo del recente libro di Silvio D'Amico Certezze, capitolo dedicato allo Spielberg si parla di una domanda di grazia inviata da Federico Confalonieri all'Imperatore d'Austria che sarebbe appunto conservata nel Museo italiano dello Spielberg stesso. Il D'Amico non ristampa questa supplica, ma ne dà accenni esteriori come dello scritto di un uomo ridotto al massimo grado di avvilimento e di abbiezione. Piero forse sa se questo scritto del Confalonieri è stato già stampato in qualche pubblicazione sul Confalonieri. A me pare di non averne mai inteso accennare» (LC, 626-27). In realtà il testo integrale delle suppliche del Confalonieri all'imperatore d'Austria fu pubblicato solo dieci anni dopo: cfr Tre suppliche inedite di Federico Confalonieri, a cura di Renzo U. Montini, in «Rassegna storica del Risorgimen o», gennaio-febbraio 1942 (anno XXIX, fasc. I), pp. 83-90. Nel libro di Silvio D'Amico, Certezze (Treves-Treccani-Tumminelli, Milano-Roma 1932) il brano citato da Gramsci è a p. 212.