Q 8 § 61

1 Gramsci si riferisce qui a un passo delle Tesi su Feuerbach di Marx da lui tradotte nel Quaderno 7 (VII). Cfr Marx-Engels, Opere scelte cit., pp. 187-88: «Egli [Feuerbach], perciò, nell'Essenza del Cristianesimo, considera come veramente umano soltanto l'atteggiamento teoretico, mentre la prassi è concepita e fissata solo nel sup modo di apparire sordidamente giudaico [in ihrer schmutzig-judischen Ersckeinungsform]»; cfr anche Q, 2355. Nella lettera alla moglie del 28 marzo 1932, dove aveva usato in un altro contesto questo stesso termine marxiano, Gramsci aggiungeva: «Spero che non farai equivoco sull'espressione "sordidamente giudaico" che ho impiegato qui sopra. Osservo questo perché ho avuto recentemente con Tania una discussione epistolare sul sionismo e non vorrei essere creduto "antisemita" per queste parole. Ma l'autore di esse non era ebreo?» (LC, 298-99).