Q 8 § 228
1 II passo di Heine che Gramsci ricorda qui a memoria (probabilmente
da una fonte indiretta) si trova nella raccolta di aforismi e
frammenti pubblicati postumi per la prima volta nel 1869. Cfr
Heinrich Heine, Gedanken und Ein falle, in Gesammelte Werke, a cura
dr W. Harich, Berlin 1951, Bd. VI, p. 419: «Dio non ha rivelato
nulla che faccia pensare ad una sopravvivenza dopo la morte, e
nemmeno Mosè ne parla. Forse a Dio non va affatto che i
devoti siano cosi fermamente convinti della sopravvivenza. Nella sua
paterna bontà egli vuol forse farci con essa una
sorpresa».