Q 7 § 24
1 Gramsci si riferisce probabilmente al seguente passo dell'articolo
citato Il dumping russo e il suo significato storico (III), in
«I Problemi del Lavoro», 1° gennaio 1931 cit., p.
11: «In ogni tempo fu, è, e sarà usanza della
vita politica, vestire e travestire i positivi interessi in
contrasto con delle formule trascendenti, il cui reale significato
è molto chiaro per i contemporanei, cioè i vivi attori
e spettatori del dramma politico in funzione, ma riesce na
turalmente alquanto oscuro per i posteri non più a giorno dei
veri motivi in gioco. Ora nel tempo di cui parliamo l'abito mentale
degli uomini "intellettuali" nel senso più spinto,
cioè più "acchiappanuvole" della parola, li portava a
servirsi di formule cosi distaccate dal loro "terreno realen, che
non soltanto oggi noi si dura una fatica enorme per discernere
quanto c'è di positivo "sotto il velame de li versi strani",
ma quasi quasi viene il dubbio, che perfino agli autori di tali
"formule", che tanto ci annebbiano ora la vista, sfuggisse il
nocciolo di interessi effettivi che quelle servivano a difendere e
propugnare, e che essi credessero veramente che lo scopo di lotte
cosi grandiose e di convegni cosi solenni fosse soltanto di
stabilire "se Gesù Cristo avesse due nature o una
sola"».