Q 7 § 2
1 La data del 1921 si riferisce al III Congresso dell'Internazionale
comunista, dove fu votata una risoluzione sulle questioni
organizzative dei partiti comunisti, che l'anno seguente al IV
Congresso dell'Internazionale fu giudicata da Lenin «troppo
russa». Cfr Vladimir Il'ic Lenin, Opere complete, vol. XXXIII,
trad. it. Editori Riuniti, Roma 1967, pp. 395-96: «Nel 1921,
al III Congresso, abbiamo votato una risoluzione sulla struttura
organizzativa dei Partiti comunisti, e sui metodi e sul contenuto
del loro lavoro. La risoluzione è eccellente, ma è
quasi interamente russa, cioè quasi interamente ispirata alle
condizioni russe. Questo è il suo lato buono, ma anche il suo
lato cattivo. Cattivo, perché sono convinto che quasi nessuno
straniero potrà leggerla: ho riletto la risoluzione ancora
una volta, prima di dire questo. In primo luogo è troppo
lunga: contiene cinquanta o più paragrafi. Gli stranieri, di
solito, non possono leggere cose simili. In secondo luogo, anche se
la leggeranno, nessuno degli stranieri la comprenderà,
appunto perché è troppo russa. Non perché sia
scritta in russo, essa è tradotta ottimamente in tutte le
lingue, ma perché è interamente permeata di spirito
russo. In terzo luogo, se anche, in via di eccezione, qualche
straniero la comprenderà, non potrà applicarla [...].
Ho l'impressione che abbiamo commesso un grande errore con quella
risoluzione, e cioè che ci siamo noi stessi tagliata la
strada verso ulteriori successi. Come ho già detto, la
risoluzione è stesa molto bene e sono disposto a mettere la
firma sotto i suoi cinquanta e più paragrafi. Ma noi non
abbiamo capito come si deve mettere la nostra esperienza russa alla
portata degli stranieri. Tutto ciò che dice la risoluzione,
è rimasta lettera morta. Se non comprenderemo questo, non
potremo avanzare oltre».