Q 4 § 55
1 Questo motivo riaffiora, in forma di consiglio, in una lettera al
figlio Delio del 16 giugno 1936: «Io credo che una delle cose
più difficili alla tua età è quella di star
seduto dinanzi a un tavolino per mettere in ordine i propri pensieri
(o per pensare addirittura) e per scriverli con un certo garbo;
questo è un apprentissaggio talvolta più difficile
di quello di un operaio che vuole acquistare una qualifica
professionale, e deve incominciare proprio alla tua
età» (LC, 855).