Q 4 § 53

1 Del VII Congresso nazionale di filosofia, tenuto a Roma alla fine di maggio del 1929, Gramsci aveva letto probabilmente diversi resoconti. Padre Agostino Gemelli, attaccando aspramente la filosofia di Gentile, aveva affermato fra l'altro: «nulla vi è di meno religioso, di meno cristiano del pensiero di Gentile e degli idealisti...; nulla vi è di più anticristiano; ed è bene dirlo perché nulla vi è di più dissolvitore dell'anima cristiana dell'idealismo, perché nessun sistema è tanto negatore del fondamento cristiano della vita quanto l'idealismo, anche se esso usa le nostre parole... in un paese cattolico, a giovani figli di genitori cattolici, [il] maestro non ha il diritto di propinare il veleno filosofico, il veleno dell'idealismo» (cfr Eugenio Garin, Cronache di filosofia italiana, 1900-1943, Laterza, Bari 1955, pp. 490-91).